Nell’intervista con l’agenzia Reuters Papa Francesco ha rivelato che sta per nominare due donne al Dicastero per i vescovi, che saranno dunque coinvolte nel processo per eleggere i nuovi pastori diocesani. Il Pontefice ha risposto a una domanda sulla presenza femminile in Vaticano, su quanto stabilito dalla nuova costituzione apostolica Praedicate Evangelium che riforma la Curia e su quali dicasteri potranno in futuro essere affidati a un laico o a una laica.
Per la prima volta nella storia della Chiesa Cattolica, Papa Francesco nominerà due donne al Dicastero per i vescovi, cioè l’organo che contribuisce alla nomina dei nuovi vescovi e vigila sul governo delle diocesi.
«Io sono aperto che si dia l’occasione. Adesso il Governatorato ha una vice governatrice… Adesso, nella Congregazione dei Vescovi, nella commissione per eleggere i vescovi, andranno due donne per la prima volta. Un po’ si apre in questo modo». Non solo: il Papa spiega che, in futuro, sarà possibile che siano i laici a guidare alcuni dicasteri, come «quello per i laici, la famiglia e la vita, quello per la cultura e l’educazione, o alla Biblioteca, che è quasi un dicastero».
Tra le donne laiche che già ricoprono incarichi di alto livello in Vaticano ci sono Francesca Di Giovanni, sottosegretaria per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato e le Organizzazioni Internazionali, Barbara Jatta, la prima direttrice donna dei Musei vaticani, Linda Ghisoni e Gabriella Gambino, entrambe sottosegretarie al dicastero per i Laici, Famiglia e Vita; la professoressa Emilce Cuda segretario della Pontificia commissione per l’America Latina, Nataša Govekar, direttrice della Direzione teologico-pastorale del Dicastero per la comunicazione, e Cristiane Murray, vicedirettrice della Sala Stampa della Santa Sede. Entrambe sono state nominate dall’attuale Pontefice.