Città del Messico, 10 ago. (Ap) – Tutti i 31 Stati messicani devono riconoscere i matrimoni omosessuali celebrati a Città del Messico. Lo ha stabilito oggi la Corte Suprema messicana sottolineando che la sentenza non obbliga gli altri Stati a celebrare le nozze gay nei loro territori. Il tribunale ha giustificato la sua decisione affermando che la legge che autorizza le nozze gay nella capitale non viola l’articolo della Costituzione che autorizza i singoli Stati a legiferare autonomamente in materia ma che lo stesso articolo chiede agli Stati di riconoscere le leggi adottate negli altri Stati.
La scorsa settimana la Corte Suprema messicana aveva
detto ‘sì’ ai matrimoni tra omosessuali, votando a favore della legge che da sei mesi consente, solo a Città del Messico, le unioni gay. La Corte aveva respinto il ricorso della Procura, secondo cui la norma violava il principio che costituzionalmente protegge la famiglia.
Ihr
© riproduzione riservata