Lisbona, 18 mag. (Ap) – Il Portogallo è il sesto Paese europeo a consentire il matrimonio omosessuale. Ieri il capo dello Stato, il conservatore Anibal Cavaco Silva, ha dichiarato che non opporrà il suo veto e firmerà la legge votata in Parlamento. Il presidente, infatti, dispone del diritto di veto, tuttavia superabile da un successivo ‘sì’ parlamentare sul medesimo testo.
Per questo, il presidente ha dichiarato che firmerà la legge, pur non condividendola, perché il Paese deve concentrarsi sulla crisi economica. “Sento di non dover contribuire ad allungare il dibattito, perché non avrebbe senso farlo e servirebbe solo a distogliere l’attenzione dai gravi problemi che ci attanagliano” ha dichiarato Cavaco Silva. La legge, voluta dal governo socialista, era passata in Parlamento a gennaio. Lo scorso mese, aveva ottenuto il via libera dalla Corte Costituzionale. Il portavoce del partito socialista, Vitalino Canas, ha dichiarato che si tratta di “un momento memorabile, è un passo avanti per la politica e la società”.
Il Portogallo sarà così il sesto Paese europeo ad ammettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso, dopo Belgio, Paesi
Bassi, Spagna, Svezia e Norvegia. Allo stesso modo, cinque stati americani e il distretto di Washington hanno legalizzato i matrimoni gay, così come Canada e Sudafrica.
L’annuncio del presidente arriva tre giorni dopo la fine del viaggio in Portogallo del Papa. Durante la sua visita, Benedetto XVI si era espresso contro aborto e matrimonio gay, considerati la più “insidiosa e pericolosa” minaccia che il mondo deve affrontare.
Già dal 2001 sono riconosciute le unioni di fatto. La legalizzazione del matrimonio omosessuale era inserita nel programma elettorale del partito socialista, che negli ultimi anni ha ‘modernizzato’ il Paese, dove il 90 per cento della popolazione si dichiara cattolico. Nel 2007, è stata approvata una legge che consente l’aborto. L’anno dopo, è arrivato il ‘sì’ al divorzio, anche quando uno dei due si oppone. L’omossesualità era considerata illegale fino agli inizi degli anni ’80.
Pca
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