Un centro di bassa pressione in formazione in quest’ultime ore tra la Francia e le Isole Britanniche, sarà il responsabile del cambiamento dello stato del cielo delle prossime ore che darà così luogo, in particolare tra oggi e domani, a una spiccata instabilità. Non si tratterà di un vero e proprio brusco stop all’estate, tutt’altro, sarà un parziale ritorno a condizioni meteo più consone all’ultima decade del mese di agosto. Inoltre, dopo questa fase di temporali e rovesci che saranno localmente di una certa intensità e che andranno a interessare in modo particolare i rilievi e le zone di poco adiacenti, saliremo un po’ ovunque nuovamente con le temperature massime, seppur in un contesto di tempo a tratti condito da qualche nube in formazione sulle zone montuose, ma senza ulteriori conseguenze.
Sarà quindi un normalissimo break a cui dovremo assistere, non con la paura incombente di ritrovarci da qui a poco con l’ombrello amico e un maglione a portata di mano. Perché seppur ci si appresti a dover assistere a un moderato calo termico imminente questo non dovrebbe farci dimenticare che Varese quindi, ancora una volta, si ritroverà a dover far i conti con la chiusura di un’ondata calda, quella appena trascorsa, che ha viaggiato circa due gradi sopra la media termica per il periodo.
Seppur non si sia avvertita in modo particolare a livello fisico questo potrebbe dimostrare come l’uomo tenda ad adattarsi in fretta ai cambiamenti climatici e reputi quasi normale una giornata che in realtà, climaticamente e statisticamente parlando, non lo è affatto. Lo scandalo poi arriva di conseguenza quando il cielo si ingrigisce e ci mostra il lato più cattivo, scarica ingenti quantitativi d’acqua e si rasserena di nuovo, risultando quasi essere arrabbiato di non poter più
comportarsi come vorrebbe. Per questo che a fronte di giornate soleggiate e calde non dobbiamo spaventarci se di tanto in tanto qualche perturbazione, parziale o intera, riesca a raggiungere le nostre regioni. Anzi, proprio di questo periodo la media termica trentennale inizia un lento e progressivo declino verso valori decisamente meno caldi, frutto di un interessamento maggiore da parte dell’instabilità a scala globale, e aspetta che l’autunno meteorologico, che inizia il 1 settembre, bussi alla porta.
Detto questo si può fare cenno a quello che sarà l’avvenire della prima parte di settembre e che vedrà, almeno inizialmente, un certo ulteriore costante sopra media termico, e di tanto in tanto la presenza di qualche breve rovescio. Non sarà quindi una nuvola scura e la visibilità ridotta da uno scroscio a decretare la fine di questa stagione, ci vogliono truppe di perturbazioni atlantiche, a volte una dietro l’altra, per abbattere definitivamente l’estate. E che al momento non si intravedono all’orizzonte. Spesso e volentieri anzi il mese di settembre si è rivelato molto amico degli anticicloni africani lasciando aperta la porta a record storici che incidono pesantemente su quello che stiamo vivendo a scala mondiale.