Nucleare;Aiea sceglie successore direttore generale ElBaradei


Vienna, 25 mar. (Apcom)
– Il nuovo direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, in sostituzione di Mohamed ElBaradei che rinuncia al quarto mandato, verrà scelto tra due candidati. Da una parte l’ambasciatore giapponese Yukiya Amano, 61 anni, sostenuto dai Paesi dell’Europa occidentale e dunque favorito secondo fonti interne all’agenzia, dall’altra il diplomatico sudafricano, Abdul Samad Minty, 69 anni, appoggiato dai Paesi in via di sviluppo. Entrambi sono esperti di disarmo e non proliferazione degli armamenti nucleari, ma, mentre Amano è definito “un tecnocrate riservato”, Minty è considerato un diplomatico “poco discreto”.

Domani e dopodomani a Vienna si riuniscono in via straordinaria i governatori dei 35 Paesi membri dell’Aiea che devono scegliere il nuovo direttore generale. Secondo fonti interne all’agenzia non è certo che Amano riesca ad ottenere i 24 voti necessari su 35, vale a dire la maggioranza dei due terzi, per la carica più importante di questa organizzazione delle Nazioni Unite. Sei o sette Paesi non hanno ancora fatta la loro scelta.

La procedura per l’elezione del nuovo direttore generale inizierà domani nella sede dell’agenzia a Vienna, con una sessione a porte chiuse del consiglio dei governatori con una serie di almeno tre voti informali a scrutinio segreto. Se uno dei diplomatici in lizza ottiene la maggioranza dei due terzi dei voti, il consiglio procederà alla designazione del vincitore come candidato ufficiale a posto di direttore generale. La nomina ufficiale del nuovo capo dell’Aiea verrà fatta comunque a settembre durante l’annuale assemblea generale dell’agenzia.

Nel caso in cui, tra domani e dopodomani, Amano e Minty non dovessero ottenere la maggioranza richiesta si ricorrerà all’individuazione di nuovi candidati per succedere all’egiziano ElBaradei, 66 anni, premio Nobel per la pace nel 2005.

Negli ultimi anni, il direttore generale è stato obiettivo di critiche ripetute da parte dei Paesi occidentali e in particolare da Washington che gli rimproverava una mancanza di fermezza di fronte all’Iran.

Il successore di ElBaradei ha il compito di riprendere tutti i dossier difficili rimasti in “stand by” come le inchieste sulle vera natura del programma nucleare iraniano e sul programma di attività nucleare illegale della Siria. Altro capitolo scottante che si troverà sul tavolo il nuovo direttore generale sarà quello dell'”aumento” dei contributi finanziari per i prossimi due anni – a carico dei 146 Stati membri dell’Aiea – per portare a termine tutti gli obiettivi prefissati.

(Fonte Afp)

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