«Azzurri del nuoto: siete l’orgoglio dell’Italia». Nella giornata di chiusura di questi bellissimi Europei di nuoto, cominciamo dalle parole del presidente del consiglio , rimbalzate fino a Berlino.
Sono parole pesanti, importanti per tutto il movimento, che ripagano tutti i sacrifici fatti da questi ragazzi e dai loro tecnici.
Paltrinieri e la nuova frontiera
Ieri mattina, dopo le batterie di qualificazione, il presidente della Federnuoto, , ha fatto un bilancio esprimendo tutta la sua soddisfazione per i risultati ottenuti in Germania: poche edizioni sono state colorate di azzurro come questa.
«Però stiamo calmi – ha sottolinea – là fuori c’è il mondo e l’anno prossimo, a Kazan, ci saranno i Mondiali e troveremo qualche americano, cinese, giapponese e australiano in più. Sui successi di oggi dobbiamo cominciare a lavorare per costruire quelli di domani e non possiamo sedere sugli allori».
Ha ragione, il presidente Barelli. Dai Giochi Panpacifici in corso in questi giorni in Australia, arrivano segnali importanti, come il doppio record del mondo dell’americana nei 400 e 1500 stile libero (3’58”37 e 15’28”36 rispettivamente), diciassette anni come la nostra ma attualmente di un altro pianeta.
A Berlino c’è stato l’acuto di , giovane talento carpigiano allenato al centro federale di Ostia da , capace di vincere due medaglie d’oro (800 e 1500 stile libero) e di siglare il nuovo primato europeo dei 1500 stile. Poi ottimi riscontri, molti record personali, due record italiani (quello dei 50 stile libero femminili ad opera di e quello della staffetta 4×100 mista femminile) e la soddisfazione di vedere crescere diversi giovani in chiave Rio. Ma di strada da fare, per conquistare il mondo, ce n’è ancora tanta.
Facciamo i conti e il medagliere dice 23 medaglie in totale, calcolando anche tuffi e nuoto sincronizzato (8 ori, 3 argenti e 12 bronzi) e primo posto assoluto nella speciale classifica che premia la nazione che ha totalizzato il maggior numero di punti.
Grazie Italia del nuoto, sei l’orgoglio di questo Paese.
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