Nuova influenza/ Napoli,celebrati in solitudine funerali Gaetano


Napoli, 5 set. (Apcom)
– Si sono celebrati tra anonimato e solitudine i funerali di Gaetano D., il paziente contagiato dal virus A/H1N1 deceduto la notte del 3 settembre a Napoli. Il rito funebre è stato officiato nella chiesa di Sant’Antonio da Padova nel quartiere Secondigliano dove risiedeva il 51enne con la madre. La cerimonia ha avuto inizio alle 10 in una chiesa quasi completamente deserta. A rendere omaggio all’uomo soltanto la madre Antonietta, una zia e una cugina del defunto. Con loro soltanto uno o due fedeli che abitualmente si recano in chiesa per le preghiere del mattino. Antonietta, la mamma 77enne dell’uomo si è tenuta sempre in disparte e ha seguito il rito funebre in fondo alla navata senza mai avvicinarsi al feretro.

Difficile spiegare se questa solitudine sia stata dettata dalla paura oppure dall’ignoranza. Alcuni abitanti del quartiere, infatti, erano convinti che i funerali si fossero già celebrati. Altri, invece, ignoravano il luogo dove il rito funebre veniva officiato.

“Non mi aspettavo di fare questo funerale questa mattina – ha raccontato don Giuseppe Nicodemo, il parroco che ha celebrato il rito – credevo che Gaetano e la madre frequentassero un’altra chiesa. Non li conoscevo ma in tanti anni non ho mai visto un funerale così. È un fatto molto triste vedere poca gente che ti è vicina nella preghiera e che rende l’ultimo saluto a un fratello che è andato via. Questo deve far riflettere tutti”.

A trasportare il feretro cinque portantini dell’impresa funebre che hanno indossato delle mascherine portando la bara nella chiesa e poi nel carro funebre. Un atteggiamento che ha impressionato anche perchè nel quartiere sono pochi quelli che temono il contagio. Nessuna psicosi, quindi, tra gli abitanti di Secondigliano. Gli stessi vicini di casa di Gaetano si sono tranquillizzati dopo che la loro richiesta di disinfettare il monolocale nel quale viveva l’uomo è stata esaudita.

Camminando per le strade del quartiere a nord di Napoli sono pochi quelli che dimostrano timore. Forse un po’ di preoccupazione serpeggia tra le madre che, con l’avvio dell’anno scolastico, temono un contagio per i propri figli. Tutto sommato, però, le abitudini di vita in città non sono cambiate se non un leggero incremento nelle vendite di disinfettanti come varechina e amuchina.

Psc/Lux

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