Washington, 25 ott. (Apcom) – Il presidente degli Stati Uniti
Barack Obama ha proclamato lo stato d’emergenza sanitaria
nazionale per l’epidemia di influenza ‘suina’ H1N1. Lo ha
annunciato ieri la Casa Bianca dopo il decesso di 1.000 persone,
definendo la situazione una “emergenza nazionale”.
Il presidente ha firmato un atto che permette alle autorità sanitarie di prendere misure urgenti anche in assenza di alcuni requisiti previsti dalle leggi federali. Ben 46 stati americani su 50 sono ormai stati colpiti da una vera e propria epidemia di nuova influenza H1N1, con milioni di casi segnalati, oltre 20.000 ricoveri e quasi 1.000 morti di cui quasi 100 bambini.
Ritardi di produzione rendono evidente che erano ottimistiche le stime del governo secondo cui alla metà di ottobre sarebbero state disponibili almeno 120 milioni di dosi di vaccino. Fino adesso solo 11 milioni di dosi sono state incamminate.
Sostanzialmente la dichiarazione dello stato di emergenza serve a semplificare alcune decisioni. Il ministro della Salute, Kathleen Sebelius, avrà ora l’autorità di bypassare le regole federali se vorrà aprire dei centri di cura alternativi, per esempio succursali degli ospedali nelle scuole e in locali frequnetati dalle comunità locali. Gli stessi ospedali potranno velocizzare certe procedure di acquisizione delle informazioni e avranno regole semplificate per chiedere alcuni rimborsi da parte dello Stato.
Così il professor Peter Hotez, ricercatore e presidente del Dipartimento di Microbiologia, Immunologia e medicina tropicale alla George Washington University, osserva “la frase dichiarazione di emergenza suona più drammatica di quello che è. In larga parte è una misura amministrativa preventiva”.
L’influenza, intanto, ha fatto la prima vittima anche in Turchia: si tratta di un 29enne affetto dal virus H1N1. Il paziente, ha precisato il ministero della sanità turco, era stato ricoverato per una polmonite ed è morto a causa di un’insufficienza respiratoria.
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