Basilea, 7 set. (Apcom) – L’antivirale Tamiflu, raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità per combattere il virus dell’influenza suina, H1N1, può essere utilizzato in via preventiva per i gruppi più esposti e in attesa che sia disponibile il vaccino. Lo ha affermato il gigante farmaceutico elvetico Roche che lo produce.
“Il Tamiflu è un antivirale, non un vaccino, ma può essere utilizzato anche in via preventiva e nel trattamento della nuova influenza”, ha spiegato il responsabile della “taskforce” messa in piedi contro la pandemia da Roche, David Reddy, nel corso di una conferenza stampa.
Secondo Reddy, il medicinale può essere raccomandato per i “gruppi più esposti” come il personale medico, prima dell’arrivo di vaccini efficaci.
Malgrado l’Oms abbia affermato di preferire il vaccino per la prevenzione, “non ha escluso” l’utilizzazione del Tamiflu come profilassi, ha ribadito Reddy.
Ieri, la stessa casa farmaceutica ha dato notizia di tredici casi di nuova influenza A-H1N1 divenuti resistenti al Tamiflu nel mondo. La Roche ha sottolineato che si tratta di una percentuale molto bassa in linea con i test effettuati secondo i quali meno dell’1% degli adulti e del 4% dei bambini hanno sviluppato una resistenza. La società elvetica ha spiegato che al momento non è stato chiarito perchè i 13 pazienti abbiano sviluppato questa resistenza. Ma, ha aggiunto, ci sono indicazioni che abbiano assunto solo le dosi preventive, ovvero la metà del trattamento previsto.
Bla-Ihr
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