VARESE Ha rivoluzionato la sua vita Mohammed Ballal, 32 anni. Prima una sedia al governo, poi una dietro a un bancone. «In Bangladesh facevo il politico, ma riuscii a stare al potere per poco – racconta – Fui zittito durante il primo discorso, dopo un’ora in cui parlavo alla gente. Dopo i disordini politici, presi la decisione di partire per l’Italia per cercare fortuna, con una laurea in botanica in tasca. Fino a oggi ho dovuto continuamente rimettermi in gioco».
Mohammed Ballal è arrivato a Varese 11 anni fa. Ha lavorato in una valigeria di Masnago. Poi in una tessitura di Caronno. Nel frattempo si è sposato con una donna del suo Paese, da cui ha avuto un figlio. Proprio quando tutto andava per il meglio è iniziata la crisi economica, che gli ha fatto perdere il lavoro. «Da qui l’idea di rimettermi in piedi provando a aprire il bazar (che si chiama Apon Bangla). Il sogno è riuscire a mantenere la famiglia e pagarmi la cittadinanza italiana che, tra una cosa e l’altra, costa qualche migliaio di euro – racconta Ballal – Ho sempre lottato per i diritti dei più deboli. Credevo che fosse giusto stare dalla parte di chi non aveva nulla. Mi sono sempre schierato con loro fin dai tempi dell’università».
Nel suo bazar, aperto da poco, gli affari purtroppo non vanno un gran che bene. «Sono praticamente sempre aperto, dalle 9 alle 22, ma gli italiani non entrano, forse hanno paura degli stranieri. Peccato: qui si trova davvero di tutto, non solo cose etniche ma anche italiane» dice Ballal, mostrando orgoglioso gli spazi ancora in fase di allestimento. Quel negozio po’ gli somiglia. Si tratta del locale dove fino a qualche anno fa c’era uno store di abbigliamento di grandi firme.
Un posto che, proprio come lui, è stato oggetto di una grande trasformazione. A testimonianza del passato ci sono ancora i poster di Calvin Klein, che ora fanno da sfondo a una dispensa. In vetrina, dove c’erano i jeans di marca, ora ci sono verdure fresche: tuberi poco comuni, banane da far cotte e frutta tropicale. Spezie, dal curry al cumino. Tanti tipi di cous-cous e farine speciali. La pasta needles, il riso basmathi. Le carni macellate secondo la tecnica halal, rigorosamente non di suino, arrivano congelate dal Canada, fresche da Milano. C’è anche il pesce congelato, che arriva dall’Africa. «Ogni mese devo pagare un affitto di mille euro – racconta Mohammed Ballal – Volevo fare degli investimenti da 20 mila euro, comprando anche un ulteriore banco frigo. Ho scelto questa zona per la vicinanza con le stazioni e per il via vai che c’è. Speriamo in bene».
Adriana Morlacchi
e.marletta
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