Nuove speranze per l’Arcisate-Stabio «Ma ora dateci tempi sicuri»

I sindaci dei Comuni “ostaggi” del cantiere ferroviario infinito tornano a chiedere garanzie

– Il nuovo corso dell’Arcisate Stabio piace ma resta agganciato a una buona dose di realismo. I sindaci di Induno Olona e Arcisate rilanciano proposte di opere mitigative per far fronte allo sconvolgimento dei loro centri abitati e , primo cittadino di Induno, scrive direttamente al ministro , al governatore regionale e all’AD di Rfi .

«La notizia della rescissione contrattuale tra RFI e impresa appaltatrice ci solleva, perché è stata scongiurata una spirale di ricorsi giuridici che avrebbe potuto causare ulteriori ritardi – dice Cavallin soddisfatto – Tuttavia l’esperienza di questi anni ci insegna che non dobbiamo più fidarci di nessuno; oggi abbiamo in mano un cronoprogramma preciso che ci ha inviato RFI su nostra richiesta e a quello vogliamo che tutti scrupolosamente si attengano. Chiederemo precise garanzie affinché se quel cronoprogramma non sarà

rispettato». E aggiunge: «Il Comune sia risarcito economicamente per ogni singolo giorno di ritardo – prosegue – Inoltre, come da accordi col ministro e i vertici di RFI, abbiamo compilato una lista di opere mitigative dell’impatto del cantiere sul tessuto urbano che ci attendiamo siano realizzate al più presto come parziale ricompensa per la pazienza avuta dai cittadini in questi anni. Saremo intransigenti censori di qualsiasi problema potrà verificarsi. Ora vogliamo solo che il cantiere riparta in fretta e si concluda quanto prima».

«Aspettiamoci comunque tempi lunghi per un effettivo inizio, significa che ci vorranno mesi prima che si scelga una nuova azienda e i cantieri ripartano – afferma , primo cittadino di Arcisate- La nuova gara è sicuramente una buona notizia». Si tende a guardare il bicchiere mezzo pieno in questo inizio 2015: un anno che, come detto, dovrà portare alla realizzazione di opere necessarie al territorio della Valceresio stremato dalla presenza inattiva dei cantieri. Un vero disastro urbano come ricordato anche dal parroco di Induno durante la messa natalizia. Il piano delle opere, per questo Comune, prevede l’arretramento laddove sia possibile dei cantieri senza pregiudicarne la sicurezza e il successivo ripristino delle proprietà danneggiate. La riasfaltatura dei tratti di via Jamoretti, Giovanni Pavia e Gaetano Grugnola, sulle quali si affacciano decine di abitazioni, attività commerciali e artigianali.
Terza questione sarà l’adeguamento e messa in sicurezza di via Cesariano, l’unica via d’accesso oggi agli insediamenti industriali presenti a ovest del tracciato ferroviario. Infine il sindaco indunese ha chiesto ai tre interlocutori il riconoscimento all’amministrazione di una somma corrispondente alle riduzioni d’imposte locali che saranno accordate nel triennio futuro alle attività economiche che hanno subito la presenza dei cantieri e ai cittadini residenti alle aree limitrofe.