Nuovi sconti per Pedemontana, ma a Como va meglio che a Varese

Sconti del 50% per i pendolari, ma ai comaschi bastano 12 passaggi mentre i varesini devono percorrere la A60 per venti volte per avere diritto allo sconto

Pedemontana mantiene solo a metà la promessa del governatore Roberto Maroni: tra febbraio e aprile sconto del 50% sui pedaggi che superano le soglie mensili di utilizzo di pendolari e viaggiatori abituali. E i comaschi sono avvantaggiati rispetto ai varesini.
Più viaggi, meno paghi: questa la filosofia del nuovo “pacchetto” di sconti per gli utenti della A36 Pedemontana Lombarda e delle due Tangenziali di Varese, A60, e Como, A59. Ma la realtà è diversa di quella che era stata prospettata ai primi di novembre quando,

all’inaugurazione della tratta B1 tra Lomazzo e Lentate sul Seveso, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni aveva quasi “imposto” ai vertici della società Pedemontana la promessa di prolungare lo sconto del 50% (fino ad allora previsto solo per i mesi di dicembre e gennaio) per tutti i “frequent drivers”, gli utilizzatori abituali dell’autostrada che Maroni aveva identificato come coloro che la percorressero almeno otto volte al mese.
Con l’avvicinarsi della scadenza di fine gennaio dei primi tre mesi di attività del sistema “free flow” di pagamento, che segna la conclusione del primo pacchetto di sconti promozionali introdotti dalla società Pedemontana Lombarda, ecco le nuove promozioni che saranno in vigore nei mesi di febbraio, marzo e aprile.
«Sconto del 50% per i clienti pendolari e abituali» annunciano da Autostrada Pedemontana Lombarda Spa. La società afferma che «per favorire i clienti che utilizzano con frequenza la rete autostradale in gestione, offre uno sconto del 50% sui pedaggi che superano determinate soglie, nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2016». Lo sconto, si rimarca, «è riservato ai clienti che utilizzano un metodo di pagamento automatico (Conto Targa o Telepass) e che superano le soglie mensili di pedaggi indicate».
Vale a dire, per la prima classe di autoveicoli, 32 euro per la Pedemontana tra Cassano Magnago e Lentate sul Seveso (la soglia sale a 40, 54 e 59 euro per le classi superiori), 20 euro per la Tangenziale di Varese (26, 34 e 37 per le altre classi), 7 euro per la Tangenziale di Como (9, 12 e 15 euro). Si nota che rispetto ai comaschi siamo penalizzati, visto che i “cugini” raggiungono la soglia dopo appena 12 transiti (il pedaggio è di 0,63 cent), mentre i varesini devono percorrere la A60 per venti volte per avere diritto allo sconto.
In sostanza, per fare l’esempio della Gazzada-Vedano, fino a 20 euro si pagano i transiti a prezzo pieno (1,02 euro a tratta, dopo il rincaro dell’1% di gennaio), oltre quella soglia si accede allo sconto del 50%.
Ad esempio, un pendolare che percorre tutti i mesi per cinque giorni alla settimana la Tangenziale all’andata e al ritorno, con lo sconto pagherà 30 euro e 40 centesimi invece che 40 euro e 80, risparmiando poco più di dieci euro in un mese.

C’è una limitazione però: gli sconti non sono cumulabili sulle varie tratte.