CASTELVECCANA Spaccata in un bar di Castelveccana, e la refurtiva finisce in strada a Laveno. Si è consumato nella notte fra martedì e mercoledì un rocambolesco furto di slot machine, messo a segno da una banda di malviventi che dopo essersi introdotta in un bar tabaccheria di via IV Novembre, in centro paese, è fuggita portandosi via due videopoker e una macchina cambia soldi. Materiale ritrovato ieri mattina da alcuni residenti in una via di Laveno.
Secondo una prima ricostruzione i ladri hanno agito fra le 3 e le 3,30
di notte, prendendo di mira l’Happy Bar di via IV Novembre a Castelveccana. Prima di introdursi nel locale hanno però provveduto a bloccare con un filo di ferro il cancello automatico di una casa vicina, temendo che qualcuno potesse accorgersi di quanto stava per accadere e intervenire. In seguito hanno sfondato con un piede di porco la porta d’ingresso del bar tabacchi. Ma la temuta eventualità di essere scoperti si è concretizzata: proprio un cittadino è stato svegliato dai rumori ed è riuscito ad assistere alla fuga dei ladri, messi in allerta forse dallo stesso residente. La banda era composta da tre persone che, dopo aver prelevato le due slot e il cambiamonete, sono incappate in qualche difficoltà per fuggire. Mentre uno dei tre era al volante infatti, gli altri due hanno dovuto spingere la macchina per farla partire. L’allarme è così scattato e i carabinieri di Laveno sono intervenuti sul luogo, dove hanno potuto raccogliere preziosi dettagli forniti dal cittadino. Oltre al furto dei videopoker la conta dei danni comprende i danni alle strutture, per un totale di alcune migliaia di euro. La spaccata di Castelveccana si è poi conclusa a Laveno, dove ieri mattina in via al Motto, in centro storico, sono state ritrovate le slot, nascoste dietro alcune piante. Dopo la segnalazione sono così giunti sul luogo i carabinieri e i vigili di Laveno, che oltre a videopoker e cambiamonete hanno rinvenuto anche una serie di gratta e vinci gettati in un vicino bidone dell’immondizia. Nel cambiamonete c’erano ancora alcune monete, che i ladri non avevano fatto in tempo a prelevare.
b.melazzini
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