Nuovo CdA di Trenord: Legambiente critica la gestione del trasporto ferroviario in Lombardia

In questo scenario, gli occhi sono puntati su come il nuovo management di Trenord affronterà le sfide legate alla modernizzazione del servizio ferroviario (foto d'archivio)

MILANO – Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Trenord, con l’ingresso di un nuovo amministratore delegato con esperienza nella gestione di trasformazioni e ristrutturazioni aziendali. Un cambiamento che, secondo Legambiente Lombardia, non risolve le criticità storiche legate al servizio ferroviario lombardo, che da tempo non riesce a liberarsi della sua immagine di inefficienza. Il principale problema, secondo l’associazione, è la difficoltà di Trenord nel rispondere alle crescenti esigenze di mobilità sostenibile, con il trasporto ferroviario che non riesce ad attrarre un numero maggiore di passeggeri.

Secondo Legambiente, infatti, la regione Lombardia si trova intrappolata in uno scenario monopolistico che non favorisce la crescita della domanda di trasporto collettivo. Il trasporto ferroviario, pur essendo un elemento cruciale per la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni, rappresenta ancora solo il 13% dei trasporti totali in Lombardia, un dato che evidenzia le difficoltà strutturali nel promuovere una mobilità sostenibile.

Il Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti (PRMT), che dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno, non sembra portare innovazioni significative per il trasporto ferroviario. Secondo Legambiente, infatti, non sono previste modifiche sostanziali né in termini di infrastrutture né di qualità del servizio. Al contrario, il piano sembra concentrarsi maggiormente sulla costruzione di nuove infrastrutture viabilistiche e autostradali, con scarso spazio per il potenziamento delle reti ferroviarie. Questo orientamento, secondo l’associazione, non fa altro che privilegiare la motorizzazione individuale, che ha portato più problemi che soluzioni, aggravando la congestione del traffico e le emissioni inquinanti.

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha rivolto i suoi auguri al nuovo CdA di Trenord, ma ha anche espresso preoccupazione per la strada che si prospetta davanti alla compagnia ferroviaria. “Ci auguriamo che il nuovo consiglio riveda il contratto di servizio in essere fino al 2033, per facilitare la vita dei pendolari e attrarre nuovi utenti. Così com’è, il servizio monopolistico di Trenord non è in grado di garantire la crescita del trasporto collettivo in Lombardia”, ha dichiarato Meggetto.

In questo scenario, gli occhi sono puntati su come il nuovo management di Trenord affronterà le sfide legate alla modernizzazione del servizio ferroviario e al miglioramento delle condizioni di viaggio, che continuano a essere un punto dolente per moltissimi utenti. Se non saranno apportati cambiamenti significativi, la Lombardia rischia di perdere l’opportunità di diventare un esempio di mobilità sostenibile a livello nazionale ed europeo.