Con la recente riforma del Codice della Strada, l’Italia modifica le norme sull’installazione e l’uso degli autovelox, riducendo l’impiego di questi dispositivi sulle strade con bassi indici di incidentalità. Il provvedimento, sostenuto dalla Commissione Ambiente del Senato e già approvato alla Camera, potrebbe diventare legge entro dicembre e intende combattere l’uso “improprio” degli autovelox, accusati spesso di essere strumenti di “tassa” piuttosto che di prevenzione.
Tra le nuove disposizioni, volute dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, gli autovelox su vie cittadine considerate sicure rischiano di essere disattivati. A Varese, viale Europa, conosciuta per un basso tasso di incidentalità, è tra i tratti sotto esame. Dal 2022, l’autovelox su questo viale ha emesso centinaia di multe settimanali, con sanzioni che partono da 42 euro per eccessi di velocità contenuti, fino a raggiungere oltre 2.000 euro per infrazioni più gravi. Ma è l’assenza di un effettivo rischio per la sicurezza stradale su queste strade che ora spinge a un ridimensionamento dell’uso dei rilevatori.
Le nuove norme chiariscono le fasce di tolleranza e aumentano la severità delle multe per chi supera i limiti di velocità, riservando però i dispositivi fissi solo ai tratti effettivamente pericolosi. La riforma rappresenta un cambio di prospettiva sulla sicurezza stradale, mirato a ridurre i dispositivi che negli ultimi anni hanno riempito le casse comunali grazie alle sanzioni degli automobilisti, ma che non sempre hanno avuto un reale impatto sulla sicurezza delle strade.