Il Presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini, ha annunciato una significativa ristrutturazione della Protezione Civile locale, destinata a risolvere le recenti tensioni e malumori che hanno contrassegnato il settore. Dopo una serie di incomprensioni, battibecchi e gelosie, culminati nelle dimissioni di Antonio Barcaro, il Presidente ha deciso di intervenire con un piano ambizioso per riportare la serenità e l’efficienza nella gestione della Protezione Civile.
La situazione è diventata particolarmente critica quando Antonio Barcaro, ex delegato del settore, ha deciso di restituire le sue deleghe al presidente, evidenziando un clima di crescente disaccordo e conflittualità tra i vari gruppi e organizzazioni. La Protezione Civile della Provincia di Varese conta attualmente 2473 volontari, di cui circa un centinaio non sono operativi, distribuiti tra 117 organizzazioni, tra cui gruppi comunali, intercomunali e associazioni.
Marco Magrini, subentrato alla guida della Provincia, ha immediatamente percepito un’atmosfera di inquietudine e disagio. Dopo aver condotto una serie di incontri e ascoltato attentamente le problematiche sollevate dai diversi gruppi, ha identificato le principali criticità. Ritiene essenziale ristabilire serenità in un settore cruciale che dipende fortemente dal contributo dei volontari, i quali meritano di lavorare senza malumori.
Per affrontare la situazione, Magrini ha deciso di avviare una riforma radicale, spostando la Protezione Civile sotto la supervisione del settore faunistico. Questa decisione ha comportato l’assunzione di un nuovo dirigente e di personale tramite concorsi pubblici, nonché la nomina di un amministrativo dedicato e di tecnici qualificati. Tuttavia, il Presidente ha chiarito che è disposto a fare retromarcia se il nuovo comitato tecnico, che sarà incaricato di rivedere e aggiornare le procedure, non approverà tali cambiamenti.
Il fulcro della riforma sarà un comitato tecnico di alto profilo, composto da undici esperti scelti tra i più qualificati professionisti e volontari del settore. Il comitato avrà il compito di definire protocolli, procedure e linee guida per migliorare l’efficacia e la chiarezza nelle operazioni di Protezione Civile. Tra i membri scelti figurano nomi noti e rispettati: i due “Dos” dell’incendio nel parco del Campo dei Fiori, Dario Bevilacqua e Alessandro De Buck, l’alpino Stefano Fidanza, l’ex funzionario regionale Cinzio Merzagola, e rappresentanti delle protezioni civili di Gallarate e Cassano Magnago, Pietro Orlandi e Roberto Saporiti rispettivamente.
Completano la squadra Fabio Bardelli della Comunità del Piambello, Matteo Villa, Aldo Tamborini, Gianlorenzo Amadeo del Comitato dei volontari e Omar Algisi. A coordinare il lavoro del comitato sarà il Generale Antonio Pennino, ufficiale in quiescenza con una lunga carriera alle spalle e già collaboratore di Magrini nell’Unità di crisi per il Covid, istituita dalla Regione Lombardia.
L’obiettivo è definire linee guida chiare e condivise per ogni aspetto dell’attività di Protezione Civile. Il comitato dovrà stabilire regole precise su ruoli, competenze e responsabilità, affinché ogni gruppo e volontario sappia esattamente cosa fare, come e quando farlo. È previsto che il comitato completi il suo lavoro in quattro o cinque mesi, ma se sarà necessario più tempo, non ci saranno problemi.
Il presidente ha sottolineato che tutti i membri del comitato lavoreranno a titolo gratuito, con l’unico scopo di ripristinare la chiarezza e la serenità nel settore. La nuova ristrutturazione rappresenta una grande opportunità per rinnovare e migliorare la Protezione Civile della Provincia di Varese, e il comitato tecnico sarà il cuore pulsante di questo processo di trasformazione.
Con questa iniziativa, la Provincia di Varese si prepara a superare le recenti difficoltà e a costruire una Protezione Civile più forte, coesa e operativa, capace di affrontare le sfide future con maggiore efficienza e armonia.