Oggi, giovedì 14 novembre, i lavoratori della ex Whirlpool di Cassinetta sono in sciopero, mobilitati contro il rischio di chiusura dello stabilimento. Il presidio è in corso davanti agli edifici direzionali, mentre si fanno sempre più pressanti le richieste di intervento per salvaguardare questa storica realtà industriale.
Nelle riunioni tenutesi ieri a Villa Recalcati, il prefetto Salvatore Pasquariello, le istituzioni locali, i rappresentanti sindacali e i politici del territorio hanno sottolineato la necessità di agire con unità, evitando divisioni. «Nessuno deve mettere la propria bandiera in una situazione come questa», ha dichiarato il presidente della Provincia, Marco Magrini, evidenziando come la chiusura dello stabilimento colpirebbe gravemente l’intero Varesotto.
L’incertezza pesa sui lavoratori, mentre l’azienda, per il momento, non ha chiarito i propri piani ufficiali. La preoccupazione è che Beko, dopo aver chiuso la filiale in Polonia, possa spostare la produzione in Paesi dove i costi sono inferiori e i diritti dei lavoratori meno tutelati. I sindacati, per voce di Fabio Dell’Angelo di Uilm, chiedono impegni concreti per mantenere attive tutte le linee produttive dello stabilimento e saturare la capacità produttiva di Cassinetta, scongiurando così la chiusura definitiva.
Il consiglio comunale di Varese, atteso per domani, si esprimerà sul tema, mentre la Provincia e i sindacati stanno preparando documenti con proposte di intervento.