SOMMA LOMBARDO «Commercianti, occhio alle banconote fasulle». La vicenda dei tre uomini arrestati nelle ultime ore a Somma, pizzicati mentre tentavano di spendere soldi falsi, ha fatto tornare di estrema attualità il problema delle truffe ai negozi. Grazie all’attività svolta dai carabinieri della stazione di Somma Lombardo, coordinati dalla Compagnia di Gallarate, è stato sventato sul nascere un traffico illecito che avrebbe potuto provocare seri danni economici a negozi ed esercizi commerciali della città. Un fenomeno che sembrava essere da tempo finito nel dimenticatoio si è rivelato, invece, ancora molto vivo. Anche l’euro, evidentemente, può essere contraffatto con facilità anche se le banconote diffuse nei giorni scorsi in alcuni negozi della città sembravano lasciare davvero pochi dubbi sulla loro validità.
Eppure alcuni commercianti, non prestando molta attenzione ai soldi che i tre truffatori avevano spacciato per buoni compiendo acquisti nei loro negozi, non si erano accorti che i pezzi da cento euro propinati erano forse buoni solo per giocare al Monopoli. Quanto accaduto a Somma potrebbe essersi verificato anche in altri comuni della zona anche se per il momento non esistono riscontri su altri episodi. E magari potrebbe ricapitare anche in altre zone della provincia, anche perché i tre truffatori erano già noti alle forze dell’ordine. E altri potrebbero emularli. Fatto sta che la lezione che arriva da Somma deve essere un monito per tutti i commercianti ma anche per le cassiere di negozi e supermercati.
L’allarme truffe anche per le banconote in euro resta alto e dunque meglio diffidare e controllarne sempre la validità. I carabinieri di Somma hanno effettuato un servizio importante e stanno continuando a indagare per accertarsi che in giro, tra altri negozi, non siano state spacciate altre banconote fasulle da cento euro. Il traffico illecito di denaro contraffatto è stato stroncato sul nascere ma i controlli, e di pari passo l’attività di sensibilizzazione sul territorio, stanno proseguendo in maniera incessante.
b.melazzini
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