– Dopo un fortunato periodo di rodaggio in provincia arriva anche a Varese città il Controllo del Vicinato. È entrato infatti proprio ieri in vigore il nuovo Regolamento della Polizia Locale che prevede nell’articolo 2 l’istituzione di una realtà di auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alle proprie abitazioni: un attività che si concretizza in gruppi di controllo e che verrà segnalata dagli ormai noti cartelli gialloblu, che hanno lo scopo di comunicare a chiunque passi nell’area che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è vigile.
Tutto nasce da una serie di colloqui che il vicesindaco Daniele Zanzi ha avuto nell’estate scorsa con alcuni cittadini giunti in assessorato con la proposta di esportare anche a Varese un istituzione civica che già da tempo è attiva in diverse città del territorio e che nasce negli Stati Uniti negli anni 60/70, arrivando in Europa nel 1982.
«Non stiamo parlando di ronde – spiega Zanzi – e il messaggio non deve essere frainteso. Si tratta di un progetto che ormai accorpa 40 comuni in provincia e che va interpretato nel senso della collaborazione e della fiducia fra vicini di casa che si mettono in gioco per sorvegliare spazi pubblici e privati nelle aree da loro abitate»: progetto appoggiato dalla commissione sulla Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile presieduta da Antonio Miedico riunitasi negli scorsi giorni.
Alfonso Castellone, comandante della Polizia Locale di Olgiate Olona è stato fra i primissimi ad esportare nel nostro territorio il Controllo del Vicinato e ci crede fermamente. «Sono referente per la provincia di Varese e per l’Altomilanese per questo progetto partito a Caronno nel 2009 e mi sto impegnando in questa attività perché ho riscontrato che funziona: di certo da solo non risolve il problema della criminalità, ma dal 2013 ad oggi, in soli quattro anni abbiamo avuto una diminuzione del 70% dei furti in appartamento».
L’idea è 100% americana ma non si può proprio dire che non abbia attinenza anche con la storia di casa nostra: «una volta – ricorda Castellone – nelle case di cortile il controllo partecipato non solo dei bambini ma anche delle abitazioni era prassi comune. Si tratta dunque di innescare una collaborazione e una cooperazione da parte dei cittadini con le forze di polizia sulla scorta dell’antico adagio “fa’ balà l’oeucc”, stai attento a quel che succede e non farti fregare». Una prassi, quella del Controllo di Vicinato, che intende superare il senso di insicurezza che deriva dal sentirsi soli, e fare gruppo e coesione. Non si chiede, però, di intervenire, se non chiamando il 112 facendosi passare il comando di polizia locale perché si attivi con i debiti controlli sul territorio. «Quello che si chiede – precisa Zanzi – è di segnalare le situazioni anomale organizzandosi in maniera ottimale anche con l’aiuto delle nuove tecnologie, come Whatsapp e Facebook, che consentono una tempestività, una sinergia e un’ottimizzazione delle segnalazioni che un tempo sarebbero state impensabili». Marzena e Walter Saccardo sono i primi varesini in assoluto a fondare un Controllo di Vicinato: sono attivi a San Fermo e Valle Olona. «Siamo tornati ad abitare a Varese da poco e appena arrivati ci siamo presentati ai nostri vicini: abitando in una via privata volevamo avere la garanzia della sicurezza. Abbiamo creato un gruppo su Whatsapp dove arrivano le segnalazioni di entrate ed uscite anomale e di presenze sospette: il referente, vagliate tutti i messaggi, fa la segnalazione alle forze dell’ordine. La cosa positiva, oltre al fatto di fare prevenzione, perché la nostra presenza agisce da deterrente per i malintenzionati che sono avvisati della nostra esistenza dal cartello, è il fare coesione fra di noi, superando la mentalità italiana del “mi faccio i fatti miei” che porta all’isolamento e alla vulnerabilità». Entusiasta dell’iniziativa il consigliere sanfermino Paolo Cipolat, presidente della Commissione Tutela Ambientale e già presidente di Circoscrizione dagli anni Novanta. E per mercoledì 20 settembre alle ore 19 in Sala Matrimoni è prevista un’assemblea aperta a tutti i cittadini che vogliano avere informazioni per attivare nel proprio quartiere il rivoluzionario servizio di vedette all’erta.