Il sindaco di Berna rischia ora guai giudiziari. Il primo cittadino, che due settimane fa aveva partecipato ad una serata di spettacolo, recitando barzellette dove prendeva in giro gli italiani («Perché gli italiani sono così bassi? Perché la mamma dice loro di non crescere, altrimenti, se diventano alti, devono andare a lavorare»), è stato infatti denunciato da un avvocato di Basilea, , che ha depositato una denuncia penale contro il sindaco socialista, accusandolo di essersi «espresso in modo offensivo contro gli italiani».
Ma la Lega Nord di Varese “difende”, fino a un certo punto, il sindaco bernese. «Mi sembra una reazione esagerata – dice il segretario cittadino della Lega – si tratta di barzellette alla fine. E chi oggi punta il dito contro un po’ di satira, non conosce cosa significa essere discriminati. Dovrebbero chiederlo alla generazione dei nostri nonni, che ha vissuto una storia di triste e reale discriminazione, quando andavano in cerca di lavoro all’estero».
Ben diversa, insomma, la storia di oggi, secondo Pinti, «perché di ironia stiamo parlando». Battute, quelle del sindaco di Berna, che Pinti non considera nemmeno assimilabili alle campagne elettorali anti frontalieri fatte in Canton Ticino. «Queste ultime sono invece un argomento serio, che andrebbe affrontato – contonua Pinti – ma anche qui, piuttosto che prendercela con chi approfitta dei frontalieri, usandoli per campagna elettorale, dovremmo chiedere conto al governo italiano, che dovrebbe essere deputato a difendere sui tavoli internazionali i propri cittadini e lavoratori».
Tornando invece alla vicenda del primo cittadino della capitale elvetica, non si scompone nemmeno il segretario provinciale delle Lega . «La satira è satira, punto – dichiara – non vedo nessuno scandalo in questo. E purtroppo, come nelle leggende, anche nelle barzellette c’è sempre un fondo di verità». E Bianchi aggiunge come «la verità è che lo stereotipo dell’italiano scansafatica non vale per tutto il Paese, quindi potrei sentirmi più offeso dall’estendere questo stereotipo a tutta l’Italia, dal momento che gli usi e i costumi, e quindi anche la possibile satira e i “punti deboli”, variano da regione a regione». E qui il lumbard va dritto al sodo: «Bisogna stare attenti ad indignarsi per battute di questo tipo. Perché nel nostro Paese ce ne sono di peggiori, fatte molto spesso da comici di sinistra, che se dovessimo andare a guardarle, potremmo scrivere non solo un libro, ma addirittura un’enciclopedia».n
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