«Oggi dobbiamo pensare allo sviluppo di Castellanza»

CASTELLANZA Vittorio Caldiroli, consigliere comunale del Pdl che siede tra i banchi delle minoranze, parte da una considerazione. A suo parere l’aver tenuto in ordine i conti del Comune in un momento di difficoltà generale è già un grande risultato. Ma non basta: «Oggi – sostiene – è necessario pensare allo sviluppo». Caldiroli, assessore al territorio nella precedente amministrazione Farisoglio, focalizza l’attenzione sui lavori pubblici e sull’urbanistica: a suo dire, lamministrazione comunale ha fatto il minimo indispensabile nei lavori pubblici. «Si vede – afferma – in che stato sono strade e marciapiedi. Sono poi assolutamente insoddisfatto dei lavori sulle fognature».

Il consigliere definisce la politica urbanistica «assolutamente carente. Gli strumenti attuativi del Piano di governo del territorio cioè apc, ambiti di progettazione coordinata, e atu, ambiti di trasformazione urbanistica, sono fermi al 2010. Manca una proposta serie e coordinata da parte dell’assessorato». Caldiroli lancia un appello a maggioranza e minoranze. «La politica urbanistica di Castellanza – dichiara – deve essere il frutto di un lavoro condiviso. Bisogna superare le contrapposizioni nate due anni fa con la campagna elettorale e operare per il bene della città».

A parere del consigliere comunale oggi c’è un atteggiamento di muro contro muro, basato su attacchi personali e che non guardano al merito dei progetti. «L’atteggiamento delle minoranze nei confronti della maggioranza – sono le sue parole – deve cambiare (inoltre se le minoranze sperano di far cadere la Giunta presentando mozioni è come voler svuotare il mare con un bicchiere), ma la maggioranza non deve arroccarsi sulle sue posizioni, ma coinvolgere tutti. Qualche tentativo d’apertura in quest’ultima l’ho visto».

I partiti, per l’esponente del Pdl, dovrebbero portare proposte costruttive, discusse con i propri iscritti e i simpatizzanti.  Il dialogo, prezioso in generale per la città, lo è in particolare anche per il settore delle politiche sociali. «Bisogna fare rete – afferma Caldiroli – e cercare di leggere la situazione sociale di Castellanza, interpretarne il malessere e sviscerare le emergenze sociali. Ci sono strumenti da inventare, ma dobbiamo iniziare a pensarci».
«Se riuscissimo a far decollare gli APC e gli ATP maturi – conclude – si potrebbe contribuire ad attivare il volano dell’economia».
Mariagiulia Porrello

b.melazzini

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