Dopo aver parlato con Francesco Zecchini del blog Eccellenza Biancorossa, l’unica cosa che ci viene in mente è una frase di Charlie Chaplin: «Un giorno senza sorriso è un giorno perso». Basterebbero queste parole per raccontare la storia di Samuele Sculco. Lui, 19 anni, di Induno Olona, è un ragazzo appassionato di sport e innamorato del Varese. Samuele, come ci racconta Zecchini, «ha avuto una vita difficile. Ne ha passate tante, eppure sorride sempre. È felice sempre». No, non dev’essere stata proprio facilissima la vita di Samuele: «per camminare ha bisogno di un carrellino, e ha problemi di vista. Ma la sua forza riesce andare oltre a tutto ciò. La sua forza e il suo spirito sono palpabili e tangibile. Sono contagiosi».
Il 28 gennaio scorso Francesco, assieme a Edoardo e Pietro Tres, hanno raccontato la storia di Samuele sul loro blog dedicato al Varese. I tre “Eccellenti” avevano un solo sogno: quello di portarlo al Franco Ossola per fargli vivere un sogno. Già, un sogno. Solo quello, perché fin oggi Samuele, allo stadio non ha mai messo piede. Fino ad oggi, il ragazzo, ha sempre sentito e vissuto le gesta dei suoi eroi biancorossi tramite le parole di altri.
«Samuele – continua Francesco Zecchini -, ha sempre ascoltato le radiocronache di Enzo Rosa e Roberto Vedani su Radio News. Tanto che Roberto, in particolare, è diventato un po’ il suo idolo. Oggi, invece, gli faremo vivere un sogno: gli faremo toccare con mano ciò che ha sempre e solo ascoltato. Samuele verrà con coi a bordo campo, e da lì guarderà la partita. Cercheremo di fargli conoscere i giocatori, mister Giuliano Melosi e tutta la dirigenza del Varese, in particolare quella voce che lui ha tanto amato: quella del fondatore Enzo Rosa». Ma la festa per Samuele non finisce qui, continua a raccontarci Francesco entusiasta: «Abbiamo parlato a Roberto Vedani e li faremo incontrare a fine partita: un piccolo gesto per realizzare un grande sogno. Quello di Samuele». Se c’è una cosa che i tre ragazzi di Eccellenza Biancorossa sanno fare, sono le cose in grande. «Ieri, grazie al direttore sportivo Giorgio Scapini – che temiamo a ringraziare – il mio socio Edoardo è riuscito ad entrare nello spogliatoio dopo la rifinitura per farsi firmare una maglietta da tutti i giocatori del Varese. Una maglietta che consegneremo a Samuele per suggellare una giornata memorabile».
Una storia, questa, che è bella come la stagione che il Varese ci ha fatto vivere. Una storia piccola ma di grande umanità. Una storia che, basta solo viverla, per farci spuntare un sorriso sulle labbra. Lo stesso sorriso di Samuele. «Lui è una persona incredibile. Il suo buonumore è contagioso, basta stargli a fianco pochi istanti, scambiarci un paio di parole, che riesce a cambiarti la giornata. Siamo sicuri, che dagli spalti, quando il pubblico del Franco Ossola vedrà Samuele lì, a bordo campo, sorriderà assieme a lui». Ma la storia di Samuele non deve, e non può, fermarsi ad un unico giorno. Perché, come ci racconta Francesco, «quest’anno Radio News non trasmette più le cronache del Varese e Samuele è costretto a farsi raccontare le partite da noi».