Oggi siamo entrati nelle vostre case. E ci siamo già affezionati a voi

Un quotidiano è odore d’inchiostro, dita macchiate e carta che scricchiola. È ritualità, gesti tramandati che sanno di passato e che si rinnovano, presenza. Un quotidiano è notizie, storie, racconti e persone. Qualcosa che cresce, cambia, si adatta al tempo e alle novità. Quello che oggi avete tra le mani, cari lettori, è il nostro quotidiano: che abbiamo voluto far entrare nelle vostre case, in tutte le vostre case. Bussando e chiedendo permesso La Provincia di Varese si è messa il suo abito migliore: per farsi conoscere da chi ancora non la conosceva, per far vedere com’è cambiata a chi già è abituato a leggerla.

Un quotidiano, appunto. Orgoglioso di esserci, convinto di come il giornalismo – quello fatto seriamente, quello fatto bene, quello fatto con passione – sia ancora il mestiere più bello del mondo, ancora attuale, ancora necessario. Noi, siamo questi. Un giornale che crede ancora nel fascino della carta, ma allo stesso tempo prova a vedere il web e i social come delle opportunità per crescere e non come dei rischi. Noi, siamo questi. Sfogliateci, annusateci, conosceteci: leggete le nostre storie, da quelle di politica a quelle di sport. Arrivate in fondo e poi diteci com’è stato.

E se vorrete, tornate a trovarci. Tutti i giorni in edicola, sul nostro sito, su Facebook. Tutti i giorni qui in redazione e in giro per la provincia a cercare notizie e scattare foto. Il nostro è il mestiere più bello del mondo ma non esisterebbe senza di voi, senza voi lettori. Oggi siamo entrati nelle vostre case e ci siamo già affezionati a voi. Siamo entrati nelle vostre case, immaginando che sarà bello tornarci anche domani.