In previsione dell’arrivo dell’inverno, spifferi e freddo tornano a preoccupare. E a finire sotto accusa sono, primi fra gli altri, i serramenti.
Il serramento è un elemento architettonico fondamentale dell’abitazione che ha la funzione di determinare lo scambio termico e luminoso con l’esterno, che ci protegge da afa e calore e anche dai malintenzionati.
Ma non solo, dal momento che anche l’occhio vuole la sua parte: materiali, fogge, colori – infatti – rappresentano un aspetto non secondario e danno una connotazione personale all’abitazione.
Quali sono le qualità tecniche che chiediamo ai serramenti? Su questo punto la normativa negli ultimi anni ha dettato regole per garantire minore impatto ambientale, ma anche per tutelare salute e sicurezza del consumatore finale.
Dal primo febbraio 2010 finestre, portefinestre e porte pedonali esterne possono essere commercializzate e vendute nell’Unione Europea solo se hanno ottenuto la marcatura Ce, ovvero una certificazione di conformità del serramento ad una precedente normativa dettata da Bruxelles (86/106) relativa ai prodotti da costruzione.
In parole semplici un prodotto riceve il “bollino” se garantisce risparmio energetico e isolamento termico, resistenza meccanica e stabilità, protezione acustica, sicurezza nell’impiego e in caso di incendio, ma anche salute e igiene.
È bene ricordare che quando si parla di serramenti tanti sono gli elementi da considerare: dall’ancoraggio ai muri dato dal telaio, alle cerniere per l’apertura, fino a guarnizioni, chiusure e non ultimi i vetri.
Il 70-80 per cento di un serramento è costituito dal vetro. Ciò spiega perché questo componente merita molta attenzione ed è quindi bene, quando si acquista, considerare le sue caratteristiche in base al posizionamento e alle caratteristiche dell’edificio. Attualmente in commercio esistono tanti tipi di vetri che possono garantire isolamento termico e acustico, controllo solare, sicurezza, ma anche un impatto estetico.
I classici doppi vetri in realtà oggi sono qualcosa di ben più complesso dal punto di vista della tecnologia con la quale sono costruiti e pensati.
Esistono soluzioni sia per chi ha una esposizione a nord, con problemi di minori temperature e di formazione di condensa nella stagione fredda, e per chi invece ha il problema opposto di esposizione solare elevata nei mesi estivi, ma anche soluzioni che mediano fra questi due opposti.
La soluzione migliore è quella di discuterne bene al momento dell’acquisto, in modo approfondito quando si va a scegliere il nuovo serramento, ottenendo così il prodotto più adatto alla propria abitazione ed evitando delusioni.
Infine un occhio va anche al portafoglio dal momento che la sostituzione degli infissi non è sicuramente una spesa da poco e occorre fare bene i proprio conti.
In questo momento, in virtù della legge di stabilità dello scorso anno, esiste la possibilità di godere di detrazioni Irpef pari al 65% in dieci anni, mentre per il 2015 la percentuale si abbasserà al 50 per cento, fatta salva la possibilità che il Governo decida diversamente con la nuova Legge di Stabilità che arriverà però a dicembre.
La detrazione è prevista nel caso in cui i vecchi serramenti siano sostituiti con nuove finestre ad alto isolamento termico che rispettino cioè i requisiti di trasmittanza richiesti.
Requisiti questi ultimi che sono fissati da una tabella ministeriale e da parametri che variano a seconda della zona climatica.
In pratica essi riguardano il flusso di calore medio che passa, per metro quadro di superficie attraverso una struttura: nel caso dei serramenti il calcolo viene fatto considerando sia il telaio che la parte vetrata.
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