«Il nuovo acquisto è un giocatore giovane, atletico e versatile, che arriva qui con discrete potenzialità da sviluppare». Cecco Vescovi inquadra così Stanley Okoye, ala piccola americana ma di passaporto nigeriano che la Pallacanestro Varese ha legato a sé con un contratto di un anno e opzione per il successivo.
Ieri l’annuncio ufficiale da parte del club biancorosso, con relativa curiosità riguardo alle caratteristiche, tutte da scoprire e sperimentare sul campo, del 23enne proveniente dai Perth Redbacks (Australia).
Duttilità concetto chiave della scelta operata, come fa intendere il gm biancorosso: «Okoye è un 3 che può però giocare anche come 4, e forse addirittura come 2».
«Lo abbiamo preso – spiega Vescovi – perché, pur senza provenire dalla massima serie australiana, ha già dimostrato qualità interessanti che il nostro ds, Simone Giofré, ha colto seguendolo per tutta la stagione attraverso i video. Ora, chiaramente, lo valuteremo ancora meglio sul campo, cercando di svilupparne al massimo le potenzialità».
Esplosivo e con un buon tiro perimetrale: Okoye, che in virtù del passaporto nigeriano è stato convocato dalla nazionale biancoverde per il campionato africano Fiba 2013, si presenta con queste credenziali. «La nostra idea, al momento, è che parta dalla panchina», conferma Cecco Vescovi, lasciando aperti quindi ampi scenari di mercato, da colmare in vista del raduno della squadra, fissato per il prossimo 28 agosto.
Restano infatti ancora da assegnare due maglie da titolare nel quintetto di Gianmarco Pozzecco: quella della guardia e quella, appunto, dell’ala piccola. «Nei due ruoli ancora scoperti andremo a inserire un americano e un comunitario. Cercheremo di avere risposte, se non in contemporanea, perlomeno a ridosso l’una dell’altra, in modo che l’incastro sia il migliore possibile dal punto di vista delle risorse a disposizione».
Il mercato biancorosso ha dovuto infatti finora fare i conti con le incertezze in materia di main sponsor, tormentone di questa estate biancorossa che sembra però ormai prossimo a essere definitivamente superato, viste le indiscrezioni che circolano riguardo a Openjobmetis.
«Ma anche in presenza di un main sponsor le nostre strategie non cambierebbero – assicura Vescovi – Proseguiremo cioè secondo l’idea originale, che prevede massima oculatezza nella gestione del budget».
Investimenti contenuti, di conseguenza, sul comparto italiani: «Altrimenti ci saremmo tenuti Polonara e De Nicolao», osserva il gm biancorosso. A parte dunque il “passaportato” Callahan, «stiamo valutando la situazione di Andrea Casella (guardia-ala reduce da un’esperienza in A2 Gold a Veroli, ndr), giocatore che, se arrivasse, potrebbe concretamente rientrare nelle rotazioni giocando alcuni minuti a partita».
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