Bruxelles, 4 mar. (Apcom) – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito “un segno preoccupante” per l’Europa l’ascesa delle forze populiste e delle tendenze alla rinazionalizzazione, di cui il risultato delle elezioni olandesi è un esempio.
Il capo dello Stato ne ha parlato rispondendo a una domanda sulle elezioni in Olanda durante una breve conferenza conferenza stampa, subito dopo il suo incontro con il presidente e dell’Europarlamento, Jerzy Buzek, oggi a Bruxelles.
“E’ un segno preoccupante anche se si tratta di tendenze fuori dalla storia e fuori dalla realtà”, ha spiegato Napolitano e ha aggiunto: “Si pensa di potere tornare al passato ma è una pericolosissima e anacronistica illusione. Ma se prendono piede queste illusioni – ha continuato il presidente – è perchè le forze politiche orientate tradizionalmente all’europeismo non si battono in modo persuasivo per l’affermazione di una visione corretta e lungimirante del ruolo dell’Europa e degli stati in Europa”.
Quanto all’Italia, Napolitano, rispondendo a un’altra domanda, ha negato che vi sia nel Paese una tendenza anti europea “non vedo crescere posizioni di sfida al processo di integrazione europea, o tendenti a ritrarre l’Italia da questo processo piuttosto – ha osservato il capo dello Stato – vi sono tendenze a dare più forza alla nostra presenza nelle istituzioni europee e dare un contributo per un’ulteriore integrazione con proposte più efficaci e a rafforzare il ruolo dell’Ue nel mondo”.
Napolitano ha anche sottolineato l’importanza dell’affermazione del cosiddetto ‘metodo comunitario’, in opposizione a quello intergovernativo nel funzionamento dell’Ue. “Gli Stati membri hanno il loro ruolo nell’Ue, ma quando l’intergovernativo diventa una visione, finisce con l’essere un elemento deviante”, ha spiegato il presidente, e ha concluso, parlando in inglese dopo alcune considerazioni di Buzek: “I cittadini non possono aspettarsi niente di buono da politiche puramente ed angustamente nazionali”.
Loc/Fva-Sar
© riproduzione riservata