Olgiate Olona Salta in aria il bancomat dell’Unicredit: un boato notturno che frutta circa 20 mila euro ad una banda di malviventi. Che, però, hanno lasciato tracce dietro di loro: tracce che i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Busto hanno già inviato al Ris di Parma per tutte le analisi del caso. Mentre i militari bustesi stanno visionando il filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della banca.
Il rocambolesco furto potrebbe trovare soluzione a breve. Tutto è successo intorno alle 3.30 di ieri notte: i residenti di Corso Sempione, nel tratto che taglia in due il Buon Gesù, sono stati svegliati da una potente esplosione. Un botto vero e proprio. La banca presa di mira ha sede al civico 10 del Sempione sotto il porticato di un edificio a tre piani che ospita parecchi appartamenti. Si tratta della sede dell’ex Banca di Roma,
già rapinata per altro un paio d’anni fa armi in pugno da una banda riuscita a fuggire con un bottino di circa quattromila euro. L’istituto di credito, evidentemente, è un bersaglio privilegiato per i malviventi data la sua posizione: corso Sempione è un’arteria viabilistica che permette una rapida fuga verso qualunque direzione. Ieri notte i banditi hanno incassato di più rischiando meno. Stando a quanto ricostruito sinora il gruppo, composto da almeno quattro persone (così almeno dicono i testimoni che hanno visto la banda fuggire dopo il boato), ha saturato il bancomat con una bombola di gas. Il principio è lo stesso che si utilizza per far esplodere un palloncino: immetti aria sino a quando l’involucro, pieno fino al limite, non cede.
E la macchinetta per il prelievo di denaro contante non ha fatto eccezione: riempita di gas è esplosa come un pallone. Il botto ha divelto l’apertura dello sportello e i ladri, dopo aver armeggiato con placche, viti e bulloni, hanno raggiunto il denaro contante racchiuso nella cassetta di sicurezza a disposizione di chi voleva effettuare un prelievo. Pochi minuti sono bastati per far sparire nel nulla 20 mila euro. Il fatto, però, non è passato inosservato nè soprattutto "inascoltato". «Il botto è stato fortissimo, certo che mi sono svegliato – racconta un residente – mi sono affacciato alla finestra e ho visto quattro persone che saltavano in macchina e scappavano via a tutta velocità». E proprio gli abitanti della zona sono stati i primi a lanciare l’allarme, dimostrando un gran senso civico: non se ne sono infischiati ma, al contrario, hanno immediatamente chiamato il 112. I militari sono arrivati in un lampo ma il vantaggio dei malviventi era parecchio. Buone possibilità di soluzione del colpo, comunque, potrebbero arrivare da filmati ed impronte. Se gli autori saranno identificati sarà ovviamente più semplice cercarli e fermarli.
f.artina
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