MILANO – In un momento cruciale per la sostenibilità ambientale, Man Oil & Marine conferma il percorso di eccellenza intrapreso nella gestione dei propri rifiuti industriali e annuncia la neutralizzazione della CO₂ prodotta nello stabilimento italiano di Ascoli Piceno. Fondata negli anni ’70, Man Oil & Marine si è rapidamente affermata nella progettazione, produzione e commercializzazione di tubi e composti in gomma per il settore oil & gas, sia per installazioni onshore che offshore.
L’azienda distribuisce oggi i suoi prodotti in tutti i continenti, dimostrando una costante attenzione all’ambiente e alla crescita sostenibile, particolarmente evidente nella gestione dei propri scarti di produzione. Proprio due anni fa, Man Oil & Marine ha scelto Omnisyst, società controllata da Algebris Green Transition Fund, come partner per la governance dei rifiuti industriali.
La neutralizzazione di CO₂
Grazie all’efficientamento complessivo nella gestione dei residui di produzione e all’implementazione di un avanzato sistema digitale di reporting e monitoraggio, già nel 2022, è stato possibile certificare la neutralizzazione delle emissioni di CO₂ derivanti dal solo trasporto, come attestato dal Certificato Omnisyst Carbon Offset. Nel 2023, attraverso un’ulteriore ottimizzazione nella logistica dei destini, sono state prodotte il 60% CO₂ eq totale in meno rispetto all’anno precedente.
Nello stesso anno, sono state gestite 340 tonnellate di rifiuti a recupero, portando la gestione dei rifiuti dello stabilimento di Ascoli Piceno a una quota di recupero pari al 97,1% e producendo l’80% CO₂ eq in meno in termini di smaltimento. La gestione ai massimi standard del settore è stata confermata anche dai controlli dell’Arpa Marche.
L’algoritmo
Proprio l’algoritmo proprietario di Omnisyst per la gestione carbon neutral dei rifiuti ha permesso per il 2023 di monitorare le emissioni di CO₂ in tutte le fasi del processo di gestione, dall’acquisizione al trattamento fino allo smaltimento o recupero. Attraverso l’analisi di parametri quali la tipologia di mezzi, il loro livello di riempimento, la tipologia di rifiuti e dei rispettivi trattamenti o smaltimenti è stato possibile identificare soluzioni per ridurre le emissioni e compensare quelle residue attraverso progetti ad alto valore ambientale.
Recentemente, dalla collaborazione tra le due realtà sono nati nuovi progetti per ottimizzare la gestione dei residui industriali, tra cui la recuperabilità di alcuni fusti metallici, ad oggi gestiti come rifiuto. I primi test in campo hanno già evidenziato l’effettiva recuperabilità, manifestando in modo esemplificativo quella volontà di miglioramento continuo che dovrebbe caratterizzare tutto il settore della sostenibilità e in particolare dell’economia circolare.
Gli investimenti
Fabio Santori, CEO di Man Oil & Marine, dichiara: “In Man Oil & Marine abbiamo investito da subito nella sostenibilità ambientale con la riduzione dei rifiuti industriali grazie alla collaborazione con Omnisyst, ma anche attraverso una significativa riduzione dei consumi di energia e gas: attualmente riceviamo circa un terzo del nostro fabbisogno di energia da un impianto fotovoltaico appena istallato“.
“Ma il nostro impegno verso la sostenibilità si traduce anche nella ricerca continua di materiali e prodotti del futuro; infatti, i nostri sistemi di tubazioni flessibili dedicati al trasporto di idrocarburi sono destinati a trasformarsi molto presto per dedicarsi al trasporto di altri vettori come Ammoniaca – mezzo di trasporto dell’Idrogeno – e Anidride Carbonica – in ambito Carbon Capture and Storage”.
Luca Paris, Area Manager di Omnisyst, aggiunge: In Omnisyst siamo particolarmente orgogliosi quando i nostri clienti abbracciano tematiche fondamentali che definiscono una crescita responsabile, orientata alla sostenibilità ambientale. Questo è il caso di Man Oil & Marine, che ha sviluppato un codice etico dedicato e ha integrato il miglioramento continuo dei processi di eccellenza come pilastro della propria mission.
In qualità di partner, abbiamo collaborato con loro per superare le sfide legate alla sostenibilità e alla gestione dei residui di produzione, in particolare affrontando le emissioni di CO₂. Il monitoraggio e la compensazione delle emissioni derivanti dalla gestione dei rifiuti industriali sono risultati concreti di questo impegno, dimostrando come un’azienda possa coniugare eccellenza operativa e responsabilità ambientale”.