Gerusalemme, 18 dic. (Apcom) – Il presidente di Israele, Shimon Peres, si è detto “profondamente scioccato” per il furto della celebre iscrizione “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi) avvenuto questa mattina all’ingresso dell’ex campo di sterminio nazista di Auschwitz, in Polonia.
“L’iscrizione ha un profondo significato per gli ebrei come per i non ebrei come simbolo dell’oltre milione di vite perite a Auschwitz”, ha dichiarato Peres nel corso di un incontro speciale con il Primo ministro polacco, Donald Tusk, a margine del summit sul clima a Copenaghen. “Lo Stato di Israele e la comunità ebraica internazionale vi chiedono di fare tutto il possibile per trovare i criminali e rimettere l’iscrizione al suo posto”, ha aggiunto il presidente israeliano che si è detto “profondamente scioccato”, secondo un comunicato pubblicato dal suo ufficio a Gerusalemme.
“Si tratta di un atto abominevole, alla stregua di una vera profanazione”, aveva commentato in precedenza Sylvan Shalom, vice Primo ministro e ministro dello Sviluppo regionale israeliano. “E’ l’ennesima prova dell’odio e della violenza che covano ancora verso gli ebrei”, aveva aggiunto.
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