Berlino, 28 ott. (Ap) – Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha detto di “vergognarsi” per il ruolo svolto durante l’epoca nazista dal corpo diplomatico della Germania e dalla “freddezza amministrativa” con la quale venne portata avanti, attivamente, la soluzione finale.
Uno studio recente, commissionato nel 2005 dall’allora capo della diplomazia tedesca Joaschka Fischer, dimostra chiaramente che “tanto più radicale divenne la politica nazista nei confonti degli ebri, tanto più concretamente risultava impegnato anche il ministero degli Esteri” tedesco.
Condotto da un gruppo di storici indipendenti, lo studio confuta la tesi finora sempre sostenuta che il ministero rappresentasse una sorta porto franco dell’opposizione al Terzo Reich.
Fcs
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