VARESE – Quando aveva poco più di 60 anni, ebbe inizio il suo incubo peggiore. Il figlio trentenne cominciò a taglieggiarla a partire dal 1992, pretendendo continuamente somme di denaro, mettendosi nei guai, minacciandola e picchiandola senza soluzione di continuità. Da allora fu un penoso refrain, durato anni.
Solo adesso la signora ha deciso di dire basta, ha raccontato tutto alla polizia e suo figlio, oggi 51enne, è finito sotto processo. Ma soprattutto le deve stare lontano. O stavolta finisce in galera. Attualmente l’uomo, che ha problemi mentali – al punto di essere seguito dal servizio psichiatrico – ha il divieto di avvicinamento.
La storia: il terrore
I fatti, come detto, sono lunghi e affondano le proprie radici nel periodo seguente alla morte del marito della donna. Quel figlio avrebbe preso una brutta strada. E anche la relazione con una donna, divenuta a sua volta una taglieggiatrice della mamma di lui, non aveva contribuito. I due avevano anche avuto un figlio.
Ma neppure la paternità aveva contribuire a riempire i vuoti di quell’uomo, dedico alla droga, al gioco d’azzardo e ai vizi. Anche i peggiori: è stato accusato anche di adescamento di minori, in passato, e di stalking ai danni di una ragazzina.
Quel giorno d’ordinaria follia
Nel frattempo, per sua madre, una vita di privazioni. Costretta persino a dormire per terra. A non mangiare. Solo di recente ha detto basta. Intanto lui ha continuato. A gennaio, una mattina, ha cominciato a prendersela con la gente in mezzo alla strada. Danneggiò auto, terrorizzò la gente, reagì all’arresto, ebbe reazioni schizofreniche. Allora finì in carcere. Da qualche mese è ricoverato in psichiatria.