Sono oltre cinquemila (precisamente 5.400) le firme che il comitato spontaneo, che sta sostenendo l’ospedale di Angera, ha raccolto nelle ultime settimane e che verranno consegnate a settembre al Pirellone. Lo ha annunciato il vicesindaco del paese Marco Brovelli: «Si tratta di una grandissimo risultato – ha esultato l’esponente della Giunta di Angera – è stata davvero enorme l’adesione che c’è stata in tutta la zona. A settembre quando andremo in Regione Lombardia consegneremo anche le firme, che sono davvero tantissime».
Gli obiettivi per l’ospedale di Angera sono chiari. Già poche settimane fa, Brovelli si era espresso in maniera precisa sulla tutela del presidio ospedaliero. «L’obiettivo – aveva spiegato l’esponente della Giunta angerese – è di discutere dei problemi dell’ospedale di Angera nella sua complessità. Nella commissione – aveva aggiunto Brovelli – chiederemo che venga posto rimedio alla questione del rapporto tra il territorio e la struttura visto che sono al momento scollegati l’uno dall’altro, anche perché con la struttura da una parte e il territorio dall’altra, la conseguenza più immediata è il depotenziamento dell’ospedale».
Ma c’è soprattutto un aspetto collegato all’ospedale che sta particolarmente a cuore è senza ombra di dubbio il servizio del punto nascite, a forte rischio cancellazione ad Angera, salvo deroghe. Su questo aspetto Brovelli è stato molto chiaro: «Ribadiremo – aveva sottolineato l’esponente della Giunta angerese – che il punto nascite venga mantenuto e valorizzato. Rimarcheremo che la deroga è assolutamente necessaria e lo faremo presente a tutte le forze politiche presenti in Regione Lombardia. Rimarcheremo che tutti i servizi non devono essere ridotti, ma che invece ne vengano aggiunti degli altri, penso ad esempio a nuovi ambulatori e nuovi servizi più in generale».
La situazione non è cambiata. E Brovelli ha ribadito l’importanza dell’ospedale di Angera per il suo territorio: un bacino molto consistente che comprende diversi comuni. «Con il comitato – ribadisce Brovelli – è stato svolto un grande lavoro con un impegno massimo per cercare di promuovere e sensibilizzare una questione che ci sta particolarmente a cuore».
A questo punto non resta che attendere il prossimo mese di settembre: «Andremo in Regione Lombardia – conclude Brovelli – e spiegheremo quanto è importante questo ospedale per il suo territorio. Credo che il numero di firme raccolte ne sia una chiara testimonianza».