MILANO – Si è conclusa con un’assoluzione inaspettata l’udienza del processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Ouada Boudia, lo spacciatore marocchino ucciso a colpi di arma da fuoco nel bosco del Rugareto a Rescaldina il 4 aprile 2022.
I quattro imputati, Mohamed El Moundiry, Elhabib Rahoui, Abdelatif Bouda e Mohamed Hakmaoui, erano accusati di aver partecipato alla sparatoria mortale. Tuttavia, la Corte, presieduta dal giudice Giuseppe Fazio, non ha ritenuto provate le loro colpevolezza assolvendoli tutti “per non aver commesso il fatto”.
La notizia ha destato sorpresa e rammarico tra la famiglia della vittima e gli inquirenti. Il Pubblico Ministero, Carlo Alberto Lafiandra, aveva infatti richiesto la condanna a 24 anni di carcere per tutti gli imputati.
Le indagini svolte dalla Compagnia Carabinieri di Legnano erano state complesse e avevano portato alla ricostruzione della vicenda attraverso testimonianze, tra cui quelle di tossicodipendenti che frequentavano il bosco per acquistare droga. Tuttavia, queste prove non sono state ritenute sufficienti dalla Corte per condannare gli imputati.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Rimane dunque senza un colpevole l’omicidio di Ouada Boudia, ennesima vittima delle violenze legate allo spaccio di stupefacenti nella zona.