Omicidio Silvestri: i Ris in campo. Partiranno oggi per i laboratori dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche i tamponi di materiale biologico prelevati sulla scena del delitto del quarantenne Claudio Silvestri, strangolato e soffocato nella sua villetta di Jerago con Orago, nella notte tra giovedì e venerdì scorso.
Gli inquirenti, in attesa degli esiti dei rilievi che potrebbero contenere tracce utili, stanno lavorando giorno e notte per ricostruire le ultime ore di vita dell’impiegato varesino.
I carabinieri di Varese, coordinati dal pm Nadia Calcaterra, non escludono alcuna pista. Il killer potrebbe essere una persona conosciuta dalla vittima e lasciata entrare in casa, ma gli investigatori non escludono neppure che un rapinatore possa aver seguito Silvestri fino alla sua abitazione per poi entrare con forza nella villetta.
Claudio Silvestri è stato trovato dal fratello alle 9 di venerdì mattina nella villetta di via Vittoria dove viveva con la madre. Il giorno dell’omicidio era però da solo perché la madre era in vacanza.
Silvestri sarebbe rincasato poco dopo la mezzanotte. Non avrebbe litigato con il suo assassino che probabilmente conosceva. La strada è una viuzza corta e tutti l’altra notte avevano le finestre aperte. Nessuno ha sentito niente.
Silvestri, lo hanno dimostrato i primi referti autoptici, è morto per soffocamento, strangolato con del tessuto, forse un lenzuolo. Era semi-nudo quando è stato trovato.
Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste. Una delle quali riguarda i contatti che l’uomo aveva in diverse chat. C’è inoltre la pista delle rapine: ne aveva subite due, l’ultima pochi mesi fa, aggredito di notte nella zona retrostante il cimitero di Gallarate.
I rilievi scientifici eseguiti in casa sono moltissimi. Sarà però come dipanare una matassa. In una casa, frequentata anche dagli amici di Silvestri, insistono centinaia di impronte. Centinaia di tracce biologiche. Ciascuna delle quali, magari anche quella dell’assassino, potrebbe avere in realtà una giustificazione. Se l’assassino è un conoscente che la casa la frequentava, che vi siano tracce di lui non potrebbe provare nulla.
La data dei funerali non è ancora stata fissata. Forse oggi si saprà qualcosa. Davanti alla villetta del delitto, intanto, molti cittadini hanno deposto grandi mazzi di fiori e tanti messaggi di cordoglio per Ozzo, questo era il soprannome di Silvestri.
Sopravvissuto a un drammatico incidente stradale l’uomo era infatti ben voluto da tutti in paese e non solo.
Fervente militante leghista la sua scomparsa così tragica ha colpito molti a Jerago, ma anche a Gallarate, dove Ozzo si impegnava nei gazebo elettorali e nelle raccolte firme promosse dalla Lega Nord.