Palermo, 28 giu. (TMNews) – Il triplice omicidio di martedì scorso nelle campagne di Butera, in provincia di Caltanissetta, in cui fu sterminato un intero nucleo familiare originario di Licata, ha un colpevole. G.C., l’agricoltore vicino di casa delle vittime, fermato pochi giorni fa perché sospettato da subito di essere l’autore del delitto, ha infatti confessato ai carabinieri il triplice omicidio. L’uomo ha riferito ai militari d’aver maturato la decisione di uccidere i vicini di casa, a seguito di numerosi litigi con le vittime, e di angherie subite da loro. Per portare a termine il suo piano, l’agricoltore ha usato due armi appartenenti al padre.
A cadere per primo sotto i colpi dell’assassino sarebbe stato il capofamiglia, Filippo Militano, sorpreso mentre lavorava a bordo del proprio trattore; quindi l’omicida ha ucciso il figlio Salvatore di 13 anni, e la madre Giuseppa Carlino di 45.
Nel corso dell’interrogatorio di fronte al gip di Enna David Salvucci e ai due pm, Elisa Calanducci della Procura di Gela, e Paola D’Ambrosio della Procura di Enna, l’assassino ha detto di essere fuggito dopo il delitto, e di aver vagato senza meta fino a venerdì, giorno in cui è stato arrestato dai carabinieri che lo hanno sorpreso dopo che aveva sparato alcuni colpi di pistola contro l’abitazione delle vittime, a Licata.
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