Ancona, 23 apr. (TMNews) – Al vaglio degli inquirenti, oltre ai telefonini e alle due schede sim, anche il computer di Carmela Rea, la donna di 29 anni trovata morta in un bosco del teramano il 20 aprile scorso, sparita il giorno prima da Colle San Marco vicino ad Ascoli Piceno. Proprio il computer potrebbe portare a qualcuno entrato in contatto con Carmela di cui oggi non si conosce l’identità.
Dall’interrogatorio del marito della giovane, Salvatore Parolisi, sentito oggi dai carabinieri come persona informata dei fatti, sarebbe emerso che Carmela gli avrebbe raccontato di un uomo che l’avrebbe infastidita in passato, un uomo che a quanto pare vivrebbe proprio nei pressi dell’abitazione della coppia, a Folignano, nell’ascolano. Nessun nome per ora è stato iscritto nel registro degli indagati. Tra le persone ascoltate c’è anche il fratello della vittima, Michele Rea, che avrebbe riferito già ieri l’impressione che qualcuno abbia rifiutato la chiamata quando ha provato a chiamare la sorella. Il telefonino della donna, risultato poi irraggiungibile, sarebbe stato ritrovato accanto alla vittima.
Xan/Cro
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