Omicidio Rea/ Nuova testimone: Parolisi non era a Colle S. Marco

Roma, 28 giu. (TMNews) – Nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Melania Rea spunta una nuova testimone che al settimanale “Oggi” racconta di essere stata a Colle San Marco, il 18 aprile, giorno della scomparsa della donna, e dice che dalle ore 14 alle 15.30 alle altalene non c’era né Salvatore Parolisi, l’unico indagato per l’omicidio della moglie, né Melania, né la figlia Vittoria.

E’ la testimonianza di una trentenne di Ascoli raccolta dal settimanale Oggi, che – in edicola da domani- citando fonti della Procura anticipa il contenuto di una deposizione coperta fino a oggi dal massimo riserbo. Ai Pm di Ascoli che indagano sul delitto di Melania, la donna – secondo il settimanale – avrebbe fondamentalmente dichiarato due cose: La prima è di essere arrivata al parco giochi di Colle San Marco alle 14 e di esserci rimasta senza interruzioni fino alle 15,30.

La seconda, è che in quell’ora e mezza non ha visto arrivare alle altalene né Parolisi, né la moglie Melania, né tantomeno la figlia Vittoria. Si chiarisce così anche il mistero della fantomatica figura femminile che qualcuno dichiarava di aver visto all’interno del parco. Nello stesso servizio Oggi rivela altri dettagli dell’inchiesta: il 18 aprile il bosco delle Casermette era più isolato del solito. In quel periodo, infatti – secondo il servizio del sattimanale – la strada tra Ascoli e Teramo, che unisce il bosco delle Casermette e colle San Marco, era franata in più punti. Per evitare alle auto di andare in quella direzione, il bivio che si affaccia sulla provinciale Ascoli-Teramo a 800 metri dal bosco delle Casermette era stato transennato con barriere mobili. Ma all’assassino sarebbe stato sufficiente spostarle, scendere per meno di un chilometro senza rischio di incrociare altre auto e infilarsi nella stradina che porta bosco dove il 20 aprile scorso è stato ritrovato il corpo di Melania.

Red/Cro

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