Teramo, 20 set. (TMNews) – “Penso che Parolisi sia colpevole, ma non credo che sia stato lui a colpire Melania”. È quanto ha dichiarato Gennaro Rea, lo zio di Melania, la donna uccisa con 35 coltellate il 18 aprile a Ripe di Civitella (Teramo), in una intervista pubblicata questa mattina sul quotidiano Il Centro.
“Non è lui l’autore materiale – continua lo zio della donna – sono certo però che fosse presente all’omicidio e questo per me è ancora più grave”. Gennaro Rea dichiara inoltre che i sospetti su Parolisi da parte della sua famiglia risalgono già dal 20 aprile, il giorno del ritrovamento del cadavere di Melania. “Da allora ho pensato che lui sapesse molto di più, ma ha preferito continuare a dire bugie”, prosegue lo zio della donna.
Gennaro Rea afferma inoltre di essere entrato nel computer di Melania che si trovava nella casa dei genitori. “Ho trovato roba incredibile – dichiara – c’era un file con messaggi tra Parolisi e l’amante, e c’erano foto che non posso descrivere. E’ tutto in mano alla Procura”. Secondo Gennaro Rea il caporal maggiore dell’Esercito avrebbe chattato con l’amante, la soldatessa Ludovica Perrone, in casa del suocero mentre Melania era a letto.
Xap
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