Berlino, 8 lug. (Apcom) – Nonostante le trattative tra General Motors e Magna per la cessione di Opel siano a uno stadio avanzato, la società cinese Baic non molla. L’azienda automobilistica ha infatti presentato a Gm un’offerta per Opel, come confermato oggi per la prima volta da un portavoce del gruppo di Detroit. Il portavoce non ha fornito ulteriori dettagli. Secondo alcune indiscrezioni sembra che Baic abbia offerto 660 milioni di euro per rilevare una partecipazione del 51% di Opel;
il restante 49% resterebbe nelle mani di Gm. Baic chiede inoltre 2,64 miliardi di euro di garanzie statali (quindi circa due miliardi in meno di Magna) e si impegna a investire due miliardi di euro per realizzare un impianto Opel in Cina. La società cinese intende inoltre tagliare 7.584 posti in Europa (contro i circa 10.000 annunciati da Magna); in Germania gli esuberi sarebbero 3.018. La fabbrica di Anversa, in Belgio, verrebbe chiusa in via definitiva, mentre quella di Eisenach (est della Germania) resterebbe ferma per due anni.
Magna, dal canto suo, contrattacca. “Ogni giorno che passa senza decidere si bruciano dei soldi”, ha detto il numero uno del fornitore austro-canadese, Siegfried Wolf, in un’intervista al quotidiano Rheinische Post. “Noi puntiamo al 15 luglio come obiettivo per la presentazione di documenti pronti per essere firmati” e “ci troviamo su un’ottima strada”, ha aggiunto Wolf.
Nel frattempo il governo russo ha fatto sapere che concederà al costruttore automobilistico Gaz, partner industriale di Magna nella conquista di Opel, garanzie statali per 20 miliardi di rubli (circa 450 milioni di euro). Secondo il vice premier Igor Shuvalov le garanzie dovrebbero diventare effettive dal primo agosto.
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