Da una parte zero motivazioni, con l’aggravante – sia fisica che psicologica – di essere in fondo a un cammino che per arrivare alla salvezza partendo dall’ultimo posto ha prosciugato ogni tipo di energia. Dall’altra nessuna importanza nei due punti in palio, ma almeno la voglia di fare bella figura nell’ultima gara casalinga (come capitato a Masnago domenica scorsa). Tra nulla e poco, vince poco: vince Torino.
Si conclude con una sconfitta (89-76 il finale) la stagione della Openjobmetis Varese, un insuccesso indolore in una partita affrontata dagli uomini di Attilio Caja con le pile davvero scariche, come testimoniato da percentuali (26% da 3 e 48% ai liberi), debacle a rimbalzo (37-24 Torino) e valutazione complessiva (104-62).
Anche i numeri certificano quello che hanno visto gli occhi: Varese non ne aveva proprio più. Poco male: gli ultimi tre mesi di basket messo in mostra da Maynor e compagni rimangono il frangente più bello vissuto dall’ambiente biancorosso da 4 anni a questa parte. E come tali sono scolpiti sulla pietra, senza che nessun insuccesso possa scalfirli. Ora, però, si apre una lunga e importante estate, da navigare con un solo porto in testa: migliorarsi.
Di quanto successo in campo nel match del concedo, c’è poco da scrivere. Le difese allegre fin dall’inizio premiano soprattutto i padroni di casa, bravi a scappar via (7-0, poi 10-4 al 4’) con i punti del giovane Okeke. Varese si sveglia dopo 5’ e risale fino al 10-9 con quasi tutto il quintetto a segno, prima di un altro strappo Fiat (ancora Okeke poi la bomba di Harvey) solo temperato da Johnson: al 10’ è 23-18. Il Bullo segna l’ultimo pregevole “jumper” della carriera, mentre i locali mettono in campo tutta la voglia di ripagare il pubblico del PalaRuffini: Hollins e Mazzola violentano l’imberbe Pelle e scrivono il 36-26 del 15’. Caja rimette Maynor e Johnson e torna a -5 (39-34 al 17’), prima che le triple poco contestate di Poeta fissino il 47-38 del 20’.
Anche Okeke, che di suo pare un gran bel talento, gode di parecchio spazio libero, e lo utilizza al rientro in campo per accendere di nuovo il palazzo e spedire lontano una Openjobmetis rientrata sul parquet in stato piuttosto catatonico: ancora un break di 9-0, ancora uno svantaggio in doppia cifra (54-38 al 22’). La zona (con Caja che lascia in panchina i lunghi) e Kangur sembrano non starci (58-50), quindi è Mazzola a dire la sua e a ridare il largo all’Auxilium (63-53), con il cameo dell’ex Eyenga che serve solo a un -7 (64-57 al 30’).
Meno 7 che è anche il minimo svantaggio toccato dagli ospiti dopo una “sfuriata” di Pelle (7 punti consecutivi) ad alta quota: prima e dopo Torino controlla e si avvia alla vittoria. L’ultimo quarto serve allora per una standing ovation a Bulleri, che con un libero e una tripla tocca quota 4203 punti in Serie A al passo d’addio, e per una comparsata in campo di Canavesi. È proprio finito il campionato.
Wilson 15 (2/5, 3/6), Harvey 5 (1/6, 1/3), White 2 (1/4,0/1), Parente 3 (1/2 da 3), Alibegovic 5 (1/4, 1/2), Poeta 16 (1/2, 4/8), Cuccarolo ne, Hollins 13 (5/6), Okeke 13 (4/5, 1/2), Mazzola 15 (4/5, 2/3), Vitale, Crespi 2 (1/1). All. Vitucci.
Johnson 16 (5/11, 1/5), Anosike 2 (1/4), Maynor 9 (1/4, 2/4), Avramovic 4 (2/4, 0/2), Pelle 11 (5/6), Bulleri 8 (2/2, 1/3), Rossi ne, Kangur 9 (3/3, 1/4), De Vita, Canavesi, Ferrero 4 (2/3), Eyenga 13 (6/11, 0/1). All. Caja
Sardella, Bettini, Caiazza.
Da 2: T20/38, V27/48. Da 3: T13/27, V5/19. Tiri liberi: T10/14, V7/12. Rimbalzi: T37 (Wilson 9), V24 (Anosike 7). Asisst: T17 (Wilson 6), V14 (Maynor 4). Palle perse: T13, V11. Recuperate: T6, V3. Usciti 5 falli: nessuno. Spettatori: 4654.