Ottava sconfitta nelle ultime nove partite. Un’altra figuraccia continentale della Openjobmetis Varese, incapace nelle tre trasferte europee finora disputate non solo di vincere, ma di rimediare un passivo inferiore ai 20 punti.
Contro l’Usak Sportif, terz’ultima forza del campionato turco, ma da ieri non più fanalino di coda nel girone C della Champions (al suo posto c’è l’arrembante armata biancorossa), il termometro si ferma a -23, cifra stilistica di un’altra gara che Varese non ha nemmeno sognato di poter far sua. Ed è proprio questo senso di frustrazione, palese anche nel linguaggio del corpo di giocatori mentalmente fuori giri dal primo all’ultimo, la più dolorosa conferma del momento nero.
E ora che fare? La domanda risuona ancora in stereofonia, come dopo l’imbarazzante insuccesso contro la matricola Brescia di sabato sera. Chi salvare di un team che tira con il 13% da tre (3/23) e il 33% in totale dal campo? Forse Anosike, nelle cifre ma non nell’efficacia complessiva a beneficio di una squadra che non è più squadra. Di certo non Maynor, ieri già tagliato da Moretti (14 minuti in campo), o Pelle (immaturo e nervoso), o Cavaliero (balisticamente imbarazzante), o Eyenga (una tassa al tiro), o il Johnson “sparacchiante” cui va peraltro ascritto il momento migliore degli sciagurati in trasferta. Li cambiamo tutti? No, dai, basta domande stupide…
Gli “imbambolati”
Inizio bugiardo ed effimero, come al solito: Eyenga (sei punti quasi di fila), seguito da un Pelle ben presente a rimorchio firmano il vantaggio del 5’ (5-6), certificato anche da una difesa discreta. Moretti prova la contraerea pesante sotto canestro e lucra anche cinque punti in fila da Avramovic che fissano il massimo vantaggio (12-17 al 8’) biancorosso, solo rintuzzato dall’Usak al 10’ (14-17).
Passano tre minuti e il tabellino inizia a riportare le solite “floridezze”: 1/7 da tre, 1/5 ai liberi, palle perse piuttosto frequenti. Quello che il tabellino non “dice”, ma l’occhio vede benissimo, è invece l’altrettanto solita confusione: i padroni di casa, non certo trascendentali, a poco a poco ne approfittano, mettendo la freccia al 14’ (20-19). Lyons infila il dito nella piaga con le sue accelerazioni, Pelle perde la testa e si fa punire da un fallo tecnico (che diventa il quarto personale: partita sostanzialmente finita): 20-9 di parziale, match ribaltato, Varese a fondo (40-26 il punteggio al 20’).
Cronaca del rientro in campo dei biancorossi dopo il riposo lungo: una persa, quattro tiri sbagliati di fila e un libero che fa la stessa fine. Meglio sarebbe scrivere cronaca di 12 imbambolati “from Varese” in balia delle onde di una squadra modesta. Modesta ma non stolta: il parziale dei padroni di casa, ad approfittare delle statue di cera lombarde, è di 12-2 e il tabellino certifica il freddo polare. (-24, 52-28 al 23’). Ci si prova con la zona a contenere gli attacchi dei fuoriclasse ottomani, ma il problema resta dall’altra parte del campo, rettangolo di gioco in cui piovono piccioni viaggiatori ad ogni mano alzata da tre punti, si registrano attacchi velleitari sotto canestro e non si vede alcuna parvenza di logica nella costruzione delle azioni (e le poche effettivamente costruite bene si spengono negli errori).
Con due bombe di Johnson, una alla fine del terzo quarto e una all’inizio di quello successivo, la Openjobmetis profitta della “pausa” mentale dell’Usak e plana fino a un incredibile – 10 (64-54 al 32’). Incredibile e totalmente immeritato al consuntivo del campo. E infatti dura poco: un Lyons (28 punti alla fine) rimette rapidamente le cose a posto, infilando come il burro la retroguardia dei viaggianti in cui pure gli aiuti sono un optional.
Anosike e Pelle sbagliano lo sbagliabile sotto canestro, così fanno i loro sodali oltre l’arco. È la fine. Ed è l’ennesimo crollo, dimensione consona ai “morettiani”. Al 40’ è 87-64: avanti così, Varese.
Auguste 16 (6-11), Kavaklioglu 1 (0-3), Candan 9 (0-2, 3-4), Harrison 22 (7-11, 2-5), Freimanis 4 (2-5, 0-1), Surucu (0-1 da 3), Lyons 28 (9-12, 3-7), Sonmez 1 (0-1), Demirel (0-1 da 3), Kairys 4 (0-2), Monroe 2 (1-3). Ne: Ademoglu. All. Bulkaz.
Anosike 14 (7-15), Maynor 7 (2-5, 0-2), Avramovic 10 (3-7, 1-3), Pelle 2 (1-4), Bulleri (0-3 da 3), Cavaliero (0-2, 0-3), Kangur 2 (1-3), Canavesi, Ferrero 6 (2-2, 0-2), Eyenga 12 (3-7, 0-2), Johnson 11 (2-4, 2-8). Ne: Devita. All. Moretti.
Glisic (Ser), Maliszewski (Pol), Gurion (Isr).
Da 2: U 25-50, V 21-49. Da 3: U 8-19, V 3-23. Tl: U 13-20, V 13-26. Rimbalzi: U 46 (10 off., Auguste 8), V 47 (19 off., Anosike 17). Assist: U 19 (Harrison 7), V 10 (4 con 2). Perse: U 10 (3 con 2), V 12 (Avramovic, Pelle 3). Recuperate: U 7 (Candan 2), V 4 (4 con 1). Usc. 5 falli: nessuno. F. tecnici: Freimanis, Eyenga, Pelle, panchina Usak.