OSMATE Paura per un osmatese, rimasto ferito in un infortunio sul lavoro ieri mattina all’alba. È accaduto a Caponago, in provincia di Monza e Brianza, in una ditta che tratta materiali ferrosi, la «Nuova R.F.». L’episodio si è verificato poco dopo le quattro del mattino quando un operatore, Claudio Moro, 52 anni di Osmate appunto, mentre stava lavorando a bordo di una macchina da carico, è rimasto ferito in modo grave a causa del ribaltamento del mezzo,
forse non ben ancorato al suolo. Una mossa che ora rischia di costargli caro. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale di Monza dove è stato ricoverato in osservazione in prognosi riservata per un forte trauma cranico. Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche una pattuglia del Nucleo radiomobile della Compagnia carabinieri di Vimercate che, con i colleghi di Agrate Brianza, stanno ancora svolgendo accertamenti.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti (avvenuta alcune ore dopo il sinistro, data l’ora in cui si è verificato). l’operaio era addetto alla manovra di un braccio meccanico (conosciuto come “ragno” nel gergo lavorativo) con il quale stava sollevando rottami ferrosi: forse il carico lo ha sbilanciato, forse l’attrezzo non era ben saldo al suolo. Fatto è che si è ribaltato, e l’uomo che era all’interno della cabina di movimento, è rimasto schiacciato. Le sue condizioni sono gravi: preoccupa il forte trauma cranico subito, anche se ieri pomeriggio non sembrava essere in immediato pericolo di vita. Dovranno passare le canoniche quarantotto ore prima che i sanitari possano sciogliere i dubbi sulle sue possibilità di ripresa.
La notizia del grave infortunio accaduto a Claudio ha lasciato tutti sgomenti nel piccolo paese di Osmate. Qui la famiglia Moro è molto conosciuta. Di origini venete, da decenni i suoi membri risiedono a Osmate, anche se recentemente lo sfortunato lavoratore si era trasferito a Comabbio. A Osmate si trova anche l’attività imprenditoriale della famiglia di rottamazione di materiali ferrosi, lasciata dal papà di Claudio scomparso lo scorso anno. Persone laboriose e conosciute dunque, ma delle quali gli osmatesi, persone molto riservate, preferiscono non parlare. Nelle ore successive all’incidente la notizia è rimbalzata di casa in casa, sollevando sconcerto e preoccupazione. Per ora le uniche parole sono di solidarietà e di vicinanza alla famiglia in queste ore difficili, nelle quali si attende lo scioglimento della prognosi.
b.melazzini
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