Operazione antidroga: sgominata rete di spacciatori marocchini armati tra Pavia e Varese

Quattro uomini di origine marocchina arrestati dai carabinieri di Stradella per traffico di stupefacenti, violenze armate e sequestro di persona; l’organizzazione incassava fino a 3mila euro al giorno vendendo cocaina, eroina e hashish nei boschi e nei casolari abbandonati.

Una rete ben organizzata, violenta e ramificata, attiva nel traffico di droga tra le province di Pavia e Varese, è stata smantellata dai carabinieri di Stradella. In manette quattro cittadini marocchini, accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di stupefacenti, porto abusivo di armi e estorsione aggravata in concorso.

Le indagini sono partite dopo una serie di aggressioni armate nell’area di Broni, tra cui il tentato omicidio di un uomo nell’aprile del 2022. Gli episodi di violenza si inserivano in un contesto criminale dominato dalla volontà del gruppo di mantenere il controllo esclusivo dello spaccio locale.

In un caso eclatante, un altro cittadino marocchino fu minacciato con una pistola, legato e chiuso nel bagagliaio di un’auto, quindi picchiato, per costringerlo a continuare a collaborare nella vendita di droga.

L’organizzazione smerciava cocaina, eroina e hashish, operando soprattutto in zone isolate: strade secondarie, boschi e casolari abbandonati, spesso nelle vicinanze di Piacenza, da cui proveniva gran parte della clientela. I proventi stimati raggiungevano i 3.000 euro giornalieri. Fondamentali, ai fini dell’indagine, le oltre 22mila intercettazioni telefoniche effettuate dagli inquirenti.