Vittorelli, Salvestrin, Fiorini, Bulgheroni e Polinelli: ben prima di trovare il quintetto che dovrà reggere l’urto sui parquet di tutta Italia, è questa la formazione chiamata a governare le sorti del presente e del futuro della beneamata creatura biancorossa. Al di là degli inediti tanto celebrati nelle scorse settimane – tra ritorni inaspettati ma fondamentali e outsider guidati dall’amore e dalle capacità imprenditoriali – la conferma col passato anche non recente risponde al nome di Monica Salvestrin, ancora vicepresidente e autentica reduce del primo cda che si insediò sotto la presidenza di Stefano Coppa. Un personaggio da sempre fondamentale per i rapporti con gli sponsor – in primis con quella Openjobmetis dalla quale è stata chiamata in prima persona a trattare il rinnovo circa un mese fa – e nell’organizzazione (si veda il 70esimo «compleanno» della Pallacanestro Varese), ma non amante dei riflettori.
Mi piace molto. È formata da persone diverse fra loro, tenute però insieme da un collante ben preciso: la comune voglia di fare le cose per bene. Ha tutte le competenze al posto giusto: il mio giudizio non può che essere positivo.
Tutto risale ai festeggiamenti per il 70esimo anniversario della società. Furono giornate significative, perché in Sala Campiotti ospitammo chi ha davvero negli anni fatto il bene della Pallacanestro Varese e tra questi c’era Bulgheroni. Lo dissi durante il mio breve intervento: dobbiamo ripartite da persone del genere, questa gloriosa società l’hanno costruita loro. A quel punto ho deciso di lanciarmi…
Chiesi il numero di telefono di Toto e provai a disturbarlo, trovando in lui una persona fantastica. Gli dissi semplicemente: abbiamo bisogno del suo aiuto. Fu quello il primo contatto, portato poi avanti di squadra con Alberto Castelli. Siamo stati guidati dalla sensazione di aver delle competenze vere intorno a noi non adeguatamente coinvolte. E lo stesso spirito è valso nell’invitare Borghi in Varese nel Cuore. Da un rapporto che ha costruito a uno che si mantiene solido: Rosario Rasizza e Openjobmetis. È allora inevitabile chiederle come procede il rinnovo. «È tutto in mano ai rispettivi consigli di amministrazione: i passaggi da compiere sono ormai solo formali. Il cambio di governance in seno alla nostra società ha inevitabilmente frenato la firma dei contratti.
Ci stiamo lavorando. La nostra idea è quella di passare molti compiti in tal senso a Claudio Coldebella: ora abbiamo a disposizione un manager che può essere un vero punto di riferimento per i nostri sostenitori economici, conoscendo alla perfezione le dinamiche di rapporto. Poi, il nuovo dg ha tante idee e un mandato pieno da parte nostra.
E io li invito a essere ottimisti. Anche qui la parola d’ordine è lavori in corso, perché i numeri non li puoi inventare. L’ho affermato prima: il collante del nuovo cda è l’impegno e sarà massimo anche in questo senso. Dobbiamo fare i passi giusti.
…Che si aprirà a luglio e alla quale il team del marketing ha lavorato con molta creatività. Sarà una bella campagna, qualcosa di nuovo e di attrattivo per i nostri tifosi.
Sì: collaborazione e sviluppo di progetti comuni. Bisogna aiutarsi e fare il bene di questa società, tutelandola, come del resto è stato l’operato dell’amministrazione uscente.
Penso sia normale volerlo sempre più bello e confortevole per i nostri tifosi.