VARESE Una scossa di terremoto è stata avvertita questa mattina in provincia di Varese dove, attorno alle 9, la terra ha tremato in maniera piuttosto intensa.
L’epicentro di un evento avvertito in tutta la Lombardia, in Trentino Alto Adige, Toscana, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, è stato nella pianura padana emiliana, in provincia di Reggio Emilia: magnitudo 4.9 a una profondità fra i 25 e i 30 metri. Secondo quanto accertato dall’Istituto di geofisica, i comuni più vicini all’epicentro sono Poviglio, Bresciello e Castel di Sotto.
Numerose le telefonate al Centro geofisico prealpino di Varese, il cui sito è al momento letteralmente in tilt: la scossa, in città, è stata chiaramente avvertita in tutti gli edifici dove ha provocato vibrazioni ai computer, alle porte e agli armadietti. Grande agitazione tra gli animali domestici.
«Qui da noi la scossa è stata sentita bene, con boati e tremori – conferma Giuditta Galli, del Centro geofisico prealpino – siamo stati sommersi di telefonate. Tra noi e Brescello, la scossa è stata avvertita in tutta la pianura padana. A Rimini non si è sentito niente, mentre in Liguria si».
Varese si trova a circa 170 chilometri dalla zona dell’epicentro. Le onde sismiche sono state avvertite con intensità di primo o di secondo grado (si attendono a riguardo le valutazioni del centro geofisico). «La prassi vuole che in caso di lampadari che si muovono bisogna evacuare gli edifici – dice Galli – dopo una scossa non si sa mai se ce ne sarà un’altra».
Ad avvertire il terremoto anche gli automobilisti fermi ai semafori. Alcune scuole sono state evacuate per precauzioni, tra queste il liceo sociopsico pedagogico, mentre in piazza Repubblica si sono radunate alcune persone, forse uscite dai piani più alti degli edifici circostanti.
I centralini dei vigili del fuoco del capoluogo sono stati presi d’assalto da gente preoccupata per quanto stava accadendo: circa duecento quelle registrate fino a questo momento. Numerose telefonate sono giunte anche al 118. Non si registrano danni e feriti ma in Lombardia è in corso di attivazione un’unità di crisi.
La Prefettura di Reggio Emilia non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni ma sono ancora in corso ricognizioni nelle aree dove il sisma è stato avvertito – in particolare Poviglio, Brescello e Castelnovo Sotto – in coordinamento con l’amministrazione provinciale, Comuni, vigili del fuoco, forze dell’ordine e protezione civile.
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 era stata registrata in provincia di Verona attorno alla mezzanotte e 54 minuti. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10,3 km di profondità e epicentro in prossimità dei comuni di Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Fumane, Grezzana, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano e Sant’Anna d’Alfaedo.
Il terremoto era stato avvertito anche in Lombardia. La scossa è stata seguita all’1,05 da una replica di 2.1 gradi della scala Richter. Sono quattro in totale le scosse registrate nella zona delle Prealpi venete da martedì sera (le prime due di magnitudo 2.7 e 2.1 alle 20,41 e alle 20,49).
A Milano, nella notte, diverse le telefonate dei milanesi ai centralini di vigili del fuoco e polizia locale per chiedere informazioni. Anche in questo caso, secondo quanto precisato dai vigili del fuoco e dal 118 non sono stati registrati danni.
s.bartolini
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