ORIGGIO Hanno aperto un varco nel tetto, letteralmente distrutto l’impianto antintrusione, divelto a picconate due casseforti per riuscire ad impossessarsi di poco più di 800 euro. Hanno avuto ben poco da spartirsi i membri della banda che qualche giorno fa ha preso di mira l’azienda di autoprotettori (dispositivi utilizzati per respirare anche in assenza di ossigeno o in presenza di sostanza pericolose) Spasciani di via Saronnino.
I malviventi, probabilmente una banda ben organizzata che già in passato aveva messo a segno colpi del genere, aveva pianificato tutto nei minimi dettagli ma certo non si aspettava di trovare le due cassaforti praticamente vuote. Ma andiamo con ordine secondo quando ricostruiti dai carabinieri della compagnia di Saronno, che sono intervenuti subito dopo il furto e che stanno seguendo le indagini, il gruppo è entrato in azione nel cuore della notte. Approfittando del fatto che l’azienda
si trova un una zona defilata, al riparo dalla strada, hanno agito indisturbati. Per prima cosa i complici hanno raggiunto il tetto dello stabilimento ed hanno aperto un foro nella copertura. E’ bastato un varco piuttosto piccolo ma sufficiente a far passare una persona: a questo punto utilizzando una corda e delle imbragature si sono calati all’interno dello stabile. Per prima cosa si sono dedicati all’impianto antintrusione: per evitare che scattasse richiamando sul posto le forze dell’ordine, l’hanno fatto a pezzi. Subito dopo armati di picconi si sono diretti nella zona degli uffici e si sono dedicati alla prima cassaforte. Con forti colpi, l’hanno letteralmente preso a picconate, sono riusciti ad aprire l’armadio blindato. Amara la sorpresa per i ladri quando si sono accorti che era desolatamente vuoto. Decisi a non andarsene a mani vuote i malviventi hanno deciso di prendere di mira una seconda cassaforte. Di dimensioni più piccole del primo anche il secondo armadio blindato a finito per cedere sotto i colpi no stop dei picconi dei ladri. All’interno, però, c’erano solo i contanti per le spese settimanali poco più di 800 euro. Davvero una serata da dimenticare per i malviventi che, non vedendo altri oggetti di valore, non hanno potuto far altro che lasciare l’azienda con il misero bottino. Hanno preso i propri picconi, con l’imbragatura sono risaliti sul tetto e poi si sono usciti dall’azienda. Presumibilmente fuori li attendeva un complice in auto che li ha riportati a casa. Il furto è stato scoperto solo la mattina successiva quando i primi dipendenti arrivati al lavoro ed hanno trovato lo squarcio nel tetto, il sistema d’allarme e le cassaforti completamente divelte. I titolari dell’azienda hanno subito contattato i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo, ricostruito i movimenti dei ladri e avviato le indagini. E’ stata, infatti, subito sporta una denuncia contro ignoti. Nonostante i pochi contanti su cui i ladri sono riusciti a mettere le mani l’effrazione e il furto ha causato non pochi danni all’azienda che oltre a sostituire il sistema antintrusione e le casseforti dovrà anche riparare il tetto.
f.tonghini
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