«Il cliente che arriva in negozio e il cliente che compra online, per noi sono esattamente sullo stesso piano». Paolo Orrigoni, amministratore delegato di Tigros Spa, figura di assoluto primo piano protagonista ieri di un nuovo seminario “con i baffi” organizzato dal nostro quotidiano e mirato a esplorare le nuove frontiere del marketing d’impresa. “Online verso offline, deve per forza essere un conflitto?”, questo il titolo del faccia a faccia moderato dalla nostra firma Francesco Caielli,
che si è tenuto spazio messo a disposizione da Futuro Anteriore in via Speri della Chiesa Jemoli. Il cliente sempre al centro, questa la filosofia estremamente vincente (lo dicono i numeri) adottata da Orrigoni nel guidare Tigros verso nuove forme di vendita. «Il punto fermo per noi – ha spiegato Orrigoni – è che il sistema di acquisti online sia identico al tradizionale picking. Il cliente troverà le stesse promozioni sia acquistando online che nei negozi». L’acquisto online consente di fare la spesa normalmente, scegliendo i propri, e andando poi a ritirare la spesa nel punto vendita di fiducia o più vicino all’orario preferito. Per il momento Tigros non esegue consegne a domicilio. Va precisato che la spesa on line è assolutamente gratuita: è Tigros ad assorbire i costi dell’addetto che fisicamente compone la spesa.
Altro punto messo in evidenza da Orrigoni ieri: «Una delle nostre eccellenze, dei nostri punti forti, sono sempre stati il fresco e il freschissimo Tigros. Ebbene: fresco e freschissimo per quanto riguarda la spesa online funzionano esattamente come in negozio», ha spiegato il nostro relatore. Orrigoni fornisce un dato importante: «Da inizio 2015 abbiamo avuto una crescita costante ma è da dicembre 2015 a gennaio 2016 che abbiamo registrato un vero e proprio boom del servizio». Tigros sta approntando un magazzino a Cassano Magnago per centralizzare in quella zona la “composizione” delle spese ordinate on line. Tigros nel futuro, dunque. E con successo come sempre.