«Orrigoni, un leghista di fatto». Fontana e Giorgetti lo lanciano

Verso il voto. La sede di piazza del Podestà incorona il candidato

– «Paolo Orrigoni, un leghista nei fatti». La sede di piazza del Podestà incorona il candidato sindaco del centrodestra. Attilio Fontana gli tira la volata: «Dobbiamo assolutamente vincere. La sinistra non può avvicinarsi a Palazzo Estense».
Alla “bicchierata” per festeggiare l’ingresso in Consiglio regionale del varesino Emanuele Monti (che seguirà soprattutto la commissione antimafia, impegnandosi «per la legalità e il rispetto delle regole»), il protagonista assoluto è il candidato Paolo Orrigoni, accolto anche dal vicesegretario federale Giancarlo Giorgetti.

«Siamo contentissimi di appoggiare la candidatura di una persona che ha tantissimo di leghista – lo presenta il segretario cittadino Marco Pinti – Paolo Orrigoni non ha la nostra tessera ma lo sentiamo molto vicino, perché è uno che dimostra tutto il suo “leghismo” nei fatti, combattendo contro i giganti e le multinazionali della grande distribuzione, con un supermercato che più territoriale non si può. Quello che fa è pieno di valore leghista».
Un endorsement inedito, per lo stesso “Mister Tigros”, che ammette, sorridendo: «Questa non l’avevo mai sentita, ma Pinti è bravissimo». Non una novità: prima di essergli attribuito questa sorta di titolo di “leghista ad honorem”, Orrigoni era già stato etichettato come «un profilo berlusconiano» dalla coordinatrice provinciale di Forza Italia Lara Comi. Tirato per la giacchetta dagli alleati del centrodestra? Il diretto interessato la prende con filosofia: «La vedo come una dimostrazione di grande entusiasmo – ammette Orrigoni – il mio compito poi, se questa sfida andrà a buon fine, sarà quello di ascoltare tutti e di fare delle buone scelte». Stamattina presenterà la lista civica “Orrigoni sindaco”, coordinata da Luigi Costa: verranno svelati logo (richiama vagamente quello della lista Maroni Presidente alle regionali) e qualche candidato.
In casa Lega Nord, è il sindaco in carica Attilio Fontana a tirargli la volata, che ammette di essere «più preso» ora di quando era candidato lui: «Bisogna assolutamente vincere, neanche va presa in considerazione l’ipotesi della sinistra che si avvicina a Palazzo Estense – il richiamo del “borgomastro” – se amiamo e abbiamo a cuore Varese, non posiamo lasciarla nelle mani di chi dimostrerebbe di non essere in grado di gestire cosa pubblica, come in Provincia». Così, visto che «Paolo è un grande candidato ed è la persona giusta» per fare il sindaco, Fontana chiede ai militanti uno sforzo: «Impegniamoci fino all’inverosimile per mantenere il buongoverno per Varese». Il segretario Marco Pinti detta le priorità per il programma: «Tre temi essenziali. Primo, sicurezza: grazie all’amministrazione Fontana e all’assessore Piatti siamo messi molto meglio che Gallarate, ma la tolleranza zero rimane il nostro Vangelo. Poi, tutela delle aree verdi, perché per noi un prato è un valore, che non vuol dire immobilismo nell’edilizia, ma un’urbanistica moderna e razionale, come quella disegnata dal Pgt. Infine, la lotta alla crisi: anche a Varese si sente e ci sono sacche di povertà, ai servizi sociali dovrà esserci una corsia preferenziale per i varesini, ogni volta che legge lo permette e sfruttando ogni cavillo». Paolo Orrigoni non si tira indietro: «Temi condivisi, che sentiamo tutti, anche le persone che si sono dimostrate attente e disponibili a sostenere la mia candidatura». E sulla sicurezza è pronto ad impegnarsi: «È vero, questa amministrazione, grazie a Fontana e Piatti, ha permesso di vivere il tema della sicurezza non come un’angoscia – afferma il candidato del centrodestra – sulla scorta della loro esperienza, dobbiamo continuare e non abbassare mai la guardia, perché le nostre famiglie e la nostra città sono il patrimonio più importante da salvaguardare».