Nel primo pomeriggio di giovedì, la polizia di Stato, in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Como, ha effettuato un arresto shock: un uomo ucraino di 41 anni, già noto alle autorità, è stato accusato di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della sua compagna, anche lei ucraina e di 42 anni. L’uomo, residente a Como in via Milano e già agli arresti domiciliari per reati simili, avrebbe brutalmente aggredito e accoltellato la donna nel loro appartamento. La scena del crimine è stata scoperta dopo che la vittima, visibilmente ferita e agitata, è stata trovata per strada da una volante e dal personale del 118, che sono intervenuti per prestare soccorso.
Dopo il terribile attacco, la donna è stata prontamente trasportata all’ospedale S. Anna per le cure necessarie. Nel frattempo, la squadra investigativa, guidata dalla determinazione della volante e della Squadra Mobile, ha individuato il convivente presso il suo domicilio, dove si sono trovate prove inquietanti: tracce di sangue sparse in ogni angolo. La Polizia Scientifica è intervenuta sul luogo del delitto, raccogliendo meticolosamente ogni evidenza biologica e sequestrando un coltello da cucina, macchiato di sangue, come possibile arma del reato.
Dopo l’identificazione in Questura, è emerso che il 41enne ucraino era già stato condannato per crimini simili e si trovava agli arresti domiciliari. La vittima, una volta stabile in ospedale, ha fornito dettagli cruciali alla Squadra Mobile, permettendo al Pubblico Ministero di emettere un mandato di arresto. L’uomo è stato quindi trasferito alla Casa Circondariale di Como, in attesa di essere giudicato.