Le difficoltà riscontrate a luglio, legate alla riapertura del reparto di Ortopedia del nosocomio di Cittiglio, segnalate dal Comitato per la Salvaguardia dell’Ospedale, sono state l’oggetto dell’incontro che si è tenuto nella direzione amministrativa dell’ospedale di Varese.
Una riunione chiesta dal Comitato stesso, cui hanno partecipato anche il presidente del consiglio regionale della Lombardia , il direttore generale dell’Asst dei Sette Laghi Callisto Bravi, il presidente della Comunità Montana Giorgio Piccolo, il primario del reparto di Ortopedia professor D’Angelo, nonché lo stesso presidente del Comitato Salvatore Romano. Nel corso dell’incontro è stata ribadita la volontà politica e amministrativa di riaprire a pieno regime l’Ortopedia dell’ospedale di Cittiglio, tanto che la nuova struttura sarà denominata “Ortopedia di Varese e Cittiglio”, proprio per sottolineare l’unicità del reparto, benché in due realtà ospedaliere diverse.
L’attuale apertura di due giorni settimanali dell’Ortopedia, che ha preoccupato il Comitato, per gli interventi chirurgici programmati, è dovuta all’improvvisa carenza di organico tra il personale medico, generata da improvvise dimissioni di alcuni ortopedici di Varese. Lo sforzo del reparto di Cittiglio ha consentito comunque alcuni interventi chirurgici nel presidio del Verbano; carenza di organico che dovrebbe essere sopperita presto, essendo in itinere un nuovo concorso per l’assunzione di nuovi ortopedici.
Positivo il fatto che attraverso l’istituzione a Cittiglio di almeno due sedute operatorie settimanali, si rende professionalmente più attraente il nuovo reparto ortopedico di “Varese Cittiglio”. «Il nostro auspicio – commentano dal Comitato – è che la riapertura del reparto avvenga aumentando o, quanto meno, mantenendo gli stessi standard qualitativi del passato». Anche da questo punto di vista sono arrivate rassicurazioni ed anzi la volontà è quella di far crescere ed espandere i servizi ospedalieri forniti dal presidio del Verbano.
«Stiamo continuando a monitorare la situazione in maniera costante; questi primi risultati sono frutto di una interlocuzione con la direzione e con gli enti locali che hanno nei mesi scorsi sollecitato un intervento su questo tema. Questo monitoraggio continuerà anche nei prossimi mesi perché abbiamo a cuore il buon funzionamento delle nostre strutture sanitarie, anche dei presidi minori che sono a servizio della comunità e del territorio» dichiara Cattaneo.